Soverato in lutto. La morte di Simona Cavallaro, seguita all’aggressione da parte di un branco di cani nella pineta di Satriano, ha scosso l’intera comunità. Commozione e dolore durante le esequie tenutesi nel pomeriggio a Soverato nel piazzale adiacente all’oratorio. Un luogo caro a Simona, dove amava trascorrere parte del suo tempo libero. “Era sempre qui – ha ricordato il parroco nel corso della messa funebre – e resterà sempre qui con noi”. A salutare la bara bianca familiari, amici, conoscenti e istituzioni. Centinaia di persone hanno partecipato ai funerali. La folla si è radunata nello slargo dove si è scelto di far svolgere la cerimonia per rispettare le norme anticovid, ma molte altre persone che avrebbero voluto essere presenti sono state fermate per evitare assembramenti.
Grande commozione
Grande commozione
Fino al termine dei funerali tutta Soverato, la città in cui Simona, figlia di un gioielliere abitava, viveva si è fermata. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino ed i commercianti hanno abbassato le saracinesche. La bara bianca di Simona è stata accompagnata da un corteo fino al luogo in cui il parroco, don Alfonso Napolitano, ha officiato la funzione religiosa. In testa c’erano il padre Alfio ed il fratello gemello della ragazza, Pietro. Al ragazzo l’allenatore di Simona ha consegnato una cintura di Kick boxing, sport che la giovane praticava. Nella piazza l’emozione era palpabile. Gli amici di Simona hanno portato i cartelli con cui ieri avevano sfilato durante la fiaccolata svoltasi in serata. L’arrivo del feretro è stato accompagnato dal lancio di palloncini colorati. Particolarmente toccante è stata la lettera che Simona aveva scritto al papà per ringraziarlo di quanto ha fatto per lei e per il fratello, letta da un giovane.