Spacciavano cocaina protetti dalle telecamere, arrestati due pensionati calabresi in Brianza

Telecamere nascoste collegate al salotto di casa e una bomba artigianale in cantina. Nelle case popolari del quartiere Lazzaretto, a Seregno (Monza Brianza), sono arrivati gli artificieri per un’operazione molto delicata. È finita con due persone arrestate per spaccio di cocaina. Secondo quanto racconta il Corriere della Sera, si tratta di due uomini di sessantaquattro anni, pensionati originari di Briatico, comune in provincia di Vibo Valentia: F.M., incensurato, e Giuseppe Pandullo, da tutti conosciuto come Pino, già finito nei guai nel 2018, sempre per spaccio.

I due sono stati notati da una pattuglia del Nucleo radiomobile nel comune di Cesano Maderno, mentre vendevano poche dosi di coca per strada a un terzo uomo. Una volta passati alla perquisizione, però, i carabinieri si sono accorti, entrando in casa di Pandullo, che la televisione in soggiorno non era sintonizzata su un normale programma. Riproduceva, infatti, invece le immagini della strada e del parcheggio auto all’ingresso dell’edificio, e del pianerottolo interno.

I due sono stati notati da una pattuglia del Nucleo radiomobile nel comune di Cesano Maderno, mentre vendevano poche dosi di coca per strada a un terzo uomo. Una volta passati alla perquisizione, però, i carabinieri si sono accorti, entrando in casa di Pandullo, che la televisione in soggiorno non era sintonizzata su un normale programma. Riproduceva, infatti, invece le immagini della strada e del parcheggio auto all’ingresso dell’edificio, e del pianerottolo interno.

La videosorveglianza, ispirata alle più grosse piazze di spaccio, funzionava grazie a tre videocamere nascoste in un vaso di ori in balcone, e in due scatole per impianti elettrici fissate alla parete. In casa di Pandullo non è stata trovata altra droga. Ma a incastrarlo sono state le registrazioni del suo stesso impianto, che lo ha ripreso mentre si spostava verso casa del complice, dove sono state trovate in effetti undici dosi di coca. Nei sotterranei del condominio, poi, i militari si sono imbattuti in una cantina, la cui proprietà non è attribuibile agli indagati, dove hanno trovato una piccola bomba.

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