Con tre rinvii a giudizio, due condanne e un’assoluzione si è concluso il processo di primo grado nato dall’operazione “Gasper”, che ha stroncato un fiorente traffico di marijuana nel Catanzarese. Il gup del Tribunale di Catanzaro Pietro Carè ha rinviato a giudizio Alessandro Calabretta, 26 anni di Soverato, Annamaria Gregoraci, 23 anni, di Soverato, Pasquale Maiolo, 21 anni di Serra San Bruno, che hanno scelto il rito ordinario. Il processo per loro inizierà il prossimo 27 ottobre, mentre ha condannato Antonio Procopio detto Giammanco, 31 anni, di Catanzaro a 2 anni e sei mesi di carcere, mentre a Domenico Spadea detto Sassolino, 26 anni, di Soverato, il gap ha inflitto 4 anni e 2 mesi di reclusione. Assolta Mary Fazio, 23 anni, residente a Montepaone, assistita dal legale Fabrizio Costarella. Un’inchiesta scattata in seguito alle attività di intercettazione ambientale nei confronti di Spadea, con cui gli investigatori sono riusciti ad individuare la consegna del narcotico ai propri acquirenti, che a volte sarebbe avvenuta con consegna a domicilio . Sono state captate e registrate varie conversazioni sullo spaccio di stupefacenti, nonché al social network cui fare riferimento per la richiesta di stupefacente da acquistare attraverso il termine convenzionale “caffè”. Un’attività che si sarebbe poi estesa individuando i ruoli degli altri imputati, come Procopio, che avrebbe cooperato con Spadea per l’approvvigionamento della droga: entrambi avrebbero concordato il prezzo da praticare ai clienti. Fatti che si sarebbero verificati nel 2014 a Montepaone, Gasperina e Montauro. Impegnati nel processo, tra gli altri, gli avvocati Gioconda Soluri e Franco Maida.