Il fatto non sussiste. Con questa formula il Tribunale di Vibo Valentia ha assolto Francesco Attilio Candido (assistito dagli avvocati Giuseppe Gervasi e Vincenzo Sorgiovanni), Emanuele Nino (difeso avvocati Giuseppe Tropiano e Domenico Pietragalla) e Angelo Garieri (avvocato Antonio Cortese) imputati nel processo con rito ordinario scaturito dall’operazione denominata “Giardini Segreti” sullo spaccio di droga nelle Serre vibonesi con diramazioni nel Soveratese, nel Reggino ed in altre zone d’Italia scattata nel giugno del 2017. Il pubblico ministero aveva chiesto cinque anni di reclusione.
Operazione “Giardini Segreti”
Operazione “Giardini Segreti”
Il processo celebrato col rito abbreviato si era concluso con nove condanne. Agli imputati venivano contestati diversi capi d’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (marijuana, hashish e cocaina) sino alla produzione e coltivazione di canapa indiana. Con il gruppo originariamente sottoposto a custodia cautelare, sarebbe entrato in rapporti anche Emanuele Mancuso, figlio del boss Pantaleone Mancuso, alias “l’Ingegnere”, che nel giugno del 2018 ha deciso di “saltare il fosso” ed iniziare a collaborare con la Dda di Catanzaro.