di Mimmo Famularo – Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Francesca Del Vecchio, ha convalidato il fermo di Carmelo Ripepi, il giovane di Piscopio accusato di essere l’autore della sparatoria avvenuta tra sabato e domenica all’Atmosfera di Catanzaro. Nei suoi confronti è stata applicata la misura cautelare in carcere così come richiesto dalla Procura. Sciolte le riserve il giudice ha dichiarato l’incompetenza territoriale. Il fatto è avvenuto a Roccelletta di Borgia, alle porte di Catanzaro, dove ha sede “L’Atmosfera”, una delle discoteche calabresi più importanti, meta in ogni week end degli amanti della movida. E’ qui che tra sabato e domenica il 21enne avrebbe estratto la pistola ferendo alla gambe uno dei buttafuori presenti all’interno della struttura e di striscio anche una ragazza. Momenti concitati che non hanno scatenato il panico perché gli spari sono stati coperti dalla musica e dal frastuono presente in sala.
Scena muta davanti carabinieri e magistrati
Scena muta davanti carabinieri e magistrati
Nel pomeriggio di domenica Ripepi si è presentato al Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia accompagnato dal legale di fiducia, l’avvocato Adele Manno. Si è costituito ma non ha proferito parola rimanendo muto sia davanti ai carabinieri che davanti al magistrato di turno che lo ha interrogato. Al giovane è stato quindi notificato un decreto di fermo con l’accusa di tentato omicidio e dopo le formalità di rito è stato trasferito in carcere a Vibo. Questa mattina è comparso dinnanzi al gip di Vibo per l’udienza di convalida del fermo e anche in questo caso si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il movente resta un mistero
Resta dunque ancora un mistero il movente della sparatoria e i motivi che avrebbero indotto Ripepi a gambizzare il buttafuori della discoteca. Sul caso stanno provando a fare piena luce i carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro coadiuvati dai colleghi della Stazione di Borgia. A loro disposizione le immagini interne del sistema di videosorveglianza che avrebbero permesso sin da subito di identificare in Carmelo Ripepi il giovane che ha premuto il grilletto insanguinando la movida catanzarese.
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