Pareggiando 1-1 in casa dell’Udinese il Napoli è campione d’Italia a cinque giornate dal termine. Al gol di Lovric nel primo tempo ha risposto ad inizio ripresa Victor Osimhen. Il gol del pareggio che ha significato la matematica certezza della vittoria dello scudetto e la festa dei tifosi napoletani.
Fuochi d’artificio, clacson e trombette
Fuochi d’artificio, clacson e trombette
Napoli è in delirio – il rumore è assordante – al fischio finale della partita di Udine che ha assegnato alla squadra di Spalletti il terzo scudetto della sua storia. Lo stadio Maradona, dove cinquantamila tifosi si sono riuniti per guardare il match sui maxi-schermi è letteralmente esploso. Ma alle stesse scene di giubilo si assiste ovunque in città, il cui centro è off limits alle auto e presidiato dalle forze di polizia, a cominciare dal largo Maradona, ai Quartieri Spagnoli, tempio laico del tifo azzurro. “Una giornata storica, grazie Napoli”, dice una tifosa piangendo.
Scontri in campo
Scontri si sono verificati in campo quando alcune decine di tifosi dell’Udinese sono scesi in campo dove era in corso una pacifica invasione di campo da parte dei tifosi del Napoli. Dopo qualche scaramuccia con i supporter azzurri che si sono ritirati e l’azione delle forze dell’ordine, la situazione è tornata lentamente alla normalità.
Spari e petardi
Un dramma macchia la festa partenopea. Nella notte, infatti, una persona è morta nella città di Napoli e altre 6 persone sono rimaste ferite durante i festeggiamenti. Secondo quanto apprende l’Ansa, un 26enne è morto in seguito ad un colpo di arma da fuoco. I soccorritori gli hanno prestato le prime cure e lo hanno portato all’ospedale Cardarelli, dove è deceduto. La dinamica è attualmente in fase di ricostruzione. Tuttora da chiarire, infatti, se i colpi sono stati esplosi nell’euforia per la vittoria del campionato o se si è trattato di una rapina finita male. Proseguono le indagini degli inquirenti sul caso. Altre sei persone sono rimaste ferite: tre da colpi d’arma da fuoco e tre a causa dell’esplosione di petardi. Questi ultimi, tutti feriti alle mani, sono stati ricoverati al nosocomio Vecchio Pellegrini.