“La politica è una delle passioni della mia vita, ma soprattutto è senso di responsabilità e sentito spirito di servizio verso la gente e i cittadini. In questo periodo, nonostante le tante difficoltà logistiche (pure dovute all’ennesima estate con in più la recrudescenza Covid), ho cercato e continuerò a cercare di creare un’area di responsabilità, di credibilità e di governabilità, che solo il centro politico, può garantire ed interpretare, forte della sua tradizione e della sua cultura”. Lo afferma Vincenzo Speziali, ex commissario cittadino dell’Udc di Catanzaro.
Speziali rivendica, “nella vita associativa e di categoria”, l'”orgogliosa e coerente appartenenza alla Coldiretti, che è un caposaldo di buona rappresentanza sociale ed identitaria, la quale ha da sempre contribuito allo sviluppo e alla rappresentanza di lecite istanze, non solo dei suoi associati, bensì di tutti gli italiani. Qualcuno fa il mio nome per candidature, e io rispondo che la politica si fa per amore e non per prebende, anche se non nego che fa piacere essere considerati per una rappresentanza istituzionale, la quale è nel solco della mia formazione e della mia famiglia tutta”.
Speziali rivendica, “nella vita associativa e di categoria”, l'”orgogliosa e coerente appartenenza alla Coldiretti, che è un caposaldo di buona rappresentanza sociale ed identitaria, la quale ha da sempre contribuito allo sviluppo e alla rappresentanza di lecite istanze, non solo dei suoi associati, bensì di tutti gli italiani. Qualcuno fa il mio nome per candidature, e io rispondo che la politica si fa per amore e non per prebende, anche se non nego che fa piacere essere considerati per una rappresentanza istituzionale, la quale è nel solco della mia formazione e della mia famiglia tutta”.
“Ciò premesso – conclude Speziali – come pure il mio amico Clemente Mastella sa, io sono per una larga area crurale e politica, quindi le mie valutazioni, saranno compiute con serenità e con l’ausilio di un confronto della mia associazione, la quale -ben inteso!- non fa politica e deve restare al di fuori di qualsiasi strumentalizzazione”.