L’estate è arrivata, la stagione balneare è partita e a Vibo monta la polemica. Nel mirino è finita ancora una volta il sindaco Maria Limardo. Oggetto della nuova bufera la spiaggia di Bivona, una delle frazioni marine della città. Critiche bipartisan arrivano dalla coordinatrice di “Noi con l’Italia” Mariarosaria Nesci (autentica spina nel fianco del primo cittadino) e dal sindacalista Giovanni Patania, componente del coordinamento provinciale di Confsila.
Le “bugie” del sindaco e dell’assessore
Le “bugie” del sindaco e dell’assessore
Entrambi denunciano lo stato di degrado nel quale versano le spiagge vibonesi e, in particolare, quella chilometrica di Bivona. “Stando ai comunicati stampa del sindaco Limardo e dell’assessore Bruni, tale spiaggia doveva essere stata già pulita per ben tre volte, se per capitolato detta pulizia pare sia prevista una volta ogni 15 giorni dal 15 maggio al 30 giugno. Lo stato di degrado che si registra sul luogo, invece, dimostra che questa porzione di spiaggia non viene pulita quantomeno dall’estate scorsa e quindi, smentisce, senza possibilità di replica, questa amministrazione che, peraltro, credo dovrebbe ricordare quali siano gli obblighi dell’ente quando conferisce un appalto di servizi. Primo tra tutti l’obbligo di vigilanza sull’esatto adempimento”. Parole di Maria Rosaria Nesci.
“Grave pericolo igienico-sanitario”
A rincarare la dose Giovanni Patania che a proposito della spiaggia di Bivona parla di “grave pericolo igienico-sanitario”, in particolare in prossimità della foce del torrente Tomarchiello in una nota inviata al Comune, al sindaco, al procuratore di Vibo e agli uffici Asp. “La spiaggia – denuncia – è invasa da erba ed è piena di rifiuti di ogni genere. Le persone, ma soprattutto i bambini, rischiano di farsi male e con gravi conseguenze. Il torrente Tomarchiello risulta pieno di vegetazione e con ristagno d’acqua putrida e puzzolente; inoltre, non ha alcuno sbocco al mare e viste le ormai frequenti bombe l’acqua potrebbe inondare le abitazioni adiacenti e l’unica attività turistica presente in quella zona. Inoltre ha creato un meandro sulla spiaggia dove è evidente una macchia di colore marrone dove purtroppo i bagnanti devono per forza passarci dentro rischiando di farsi male oltre al rischio di prendere qualche infezione”.
Appello alla politica ed esposto in Procura
Oltre a scrivere al procuratore Camillo Falvo, Patania si rivolge alla politica locale perché intervenga immediatamente per non vanificare la stagione estiva. “La situazione nella frazione Bivona è disastrosa nonostante ci siano dei contratti con l’amministrazione comunale che al momento in questa frazione non vengono rispettati e cosa più grave, vista la situazione, nessuno dai diversi uffici attua i controlli. Pertanto vogliate prendere immediata contezza di quanto sto denunciando e prendere provvedimenti risolutivi”.



