Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, torna a criticare a “Live-Non è la D’Urso” l’ipotesi del Governo di coinvolgere il fondatore di Emergency Gino Strada per rimettere in sesto la sanità calabrese: “Quando è stato fatto il nome di Gino Strada, ho avuto una reazione contrariata. Ho grande rispetto per lui, ma a questo punto mandateci anche i missionari comboniani. Ci stanno trattando da quarto mondo – afferma – La Calabria ha fior di professionisti e geni, non capisco perché non si possa chiamare un grande professore calabrese”.
Poi, sulle polemiche che hanno coinvolto Zuccatelli reo di aver sminuito in passato l’importanza delle mascherine: “Ho dato il mio no sulla sua nomina, si era creato molti nemici tra i commissari calabresi. In Consiglio dei Ministri, Lorenzin lo può confermare (ha ricoperto l’incarico di ministro della Salute dal 2013 al 2018, gelo in studio, ndr), avevo chiesto la discontinuità. Sono 11 anni che la Calabria ha la Sanità commissariata, il Governo chiama sempre gli stessi: Cotticelli, Zuccatelli e compagnia bella”.
Poi, sulle polemiche che hanno coinvolto Zuccatelli reo di aver sminuito in passato l’importanza delle mascherine: “Ho dato il mio no sulla sua nomina, si era creato molti nemici tra i commissari calabresi. In Consiglio dei Ministri, Lorenzin lo può confermare (ha ricoperto l’incarico di ministro della Salute dal 2013 al 2018, gelo in studio, ndr), avevo chiesto la discontinuità. Sono 11 anni che la Calabria ha la Sanità commissariata, il Governo chiama sempre gli stessi: Cotticelli, Zuccatelli e compagnia bella”.