di Antonio Battaglia – Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, torna a criticare a “Non è l’Arena” la scelta del governo che, sui dati del comitato tecnico scientifico, ha classificato la Calabria in zona rossa.
Nonostante il Tar del Lazio abbia sonoramente bocciato la richiesta cautelare monocratica che avrebbe consentito alla Cittadella di ottenere almeno nell’immediato la sospensione dell’efficacia del provvedimento governativo, Spirlì e la maggioranza tirano dritti. “Il Governo è impazzito, ha preso una decisione scriteriata – afferma il presidente facente funzioni nell’intervista andata in onda su La7 – Abbiamo numeri di ricovero non così esasperati, il rischio c’è dappertutto. Con la mia ordinanza ho chiesto a tutti gli ospedali di aumentare del 20% i posti Covid. Tutto quello che la Regione Calabria ha voluto fare, l’ha fatto senza problemi. Bisogna che ognuno si assuma le proprie responsabilità”.
Nonostante il Tar del Lazio abbia sonoramente bocciato la richiesta cautelare monocratica che avrebbe consentito alla Cittadella di ottenere almeno nell’immediato la sospensione dell’efficacia del provvedimento governativo, Spirlì e la maggioranza tirano dritti. “Il Governo è impazzito, ha preso una decisione scriteriata – afferma il presidente facente funzioni nell’intervista andata in onda su La7 – Abbiamo numeri di ricovero non così esasperati, il rischio c’è dappertutto. Con la mia ordinanza ho chiesto a tutti gli ospedali di aumentare del 20% i posti Covid. Tutto quello che la Regione Calabria ha voluto fare, l’ha fatto senza problemi. Bisogna che ognuno si assuma le proprie responsabilità”.
“Piano Covid mai realizzato? Colpa di Arcuri”
Cotticelli, in seguito, ritorna sull’argomento del piano Covid: “La Calabria, insieme al Dipartimento della Salute, elabora nel mese di giugno il progetto di potenziamento della rete ospedaliera (+134 posti letto in terapia intensiva) e territoriale, quello delle Usca e delle centrali operative. Questo è il piano Covid. Il Ministero della Salute lo ha approvato, mentre la fase realizzativa con tutte le predisposizioni del caso doveva essere realizzata da Arcuri (commissario straordinario per l’emergenza Covid, ndr). E ciò non è stato mai fatto”.
Sul suo successore Zuccatelli, l’ex generale dei carabinieri precisa che: “Il Ministero ha messo a sua disposizione due nuovi sub-commissari e 25 persone nello staff, oltre al Dipartimento della Salute della Regione. Io non avevo nemmeno segreteria, eravamo solo io e la mia vice Maria Crocco“.
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