Gli inglesi lo chiamerebbero “misunderstand”. Utilizza proprio questo termine Nino Spirlì, presidente facente funzione della Regione Calabria, per chiarire il contenuto della sua ultima ordinanza nella parte riservata al settore della ristorazione. “Un’incomprensione” ha riferito in diretta Facebook il governatore che ha quindi precisato: “L’asporto per bar, pasticcerie, pizzerie, ristoranti è assolutamente contemplato nel titolo quinto citato nell’ordinanza. Non c’è alcun divieto”. Il caso scoppiato nella domenica delle Palme sembra quindi destinato a rientrare ma la “dimenticanza” di chi ha redatto l’ordinanza aveva già creato un vespaio di polemiche alimentando le preoccupazioni dei commercianti già in ginocchio. “Si sta facendo una nota – ha ribadito Spirlì – per chiarire. Chiunque stia cercando di rimestare nel torbido come al solito può fare tranquillamente a meno”.
Ecco l’ordinanza modificata
Ecco l’ordinanza modificata
Nella nota rilasciata dalla Regione si precisa che : “la predetta ordinanza richiama tutte le disposizioni del Titolo V del Dpcm del 2 marzo e conseguentemente anche l’articolo 46, comma 2 il quale prevede espressamente: ‘Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività’ di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice ATECO 56.3 l’asporto è consentito
esclusivamente fino alle ore 18′. Pertanto, così come richiamato nell’ordinanza in oggetto rimane consentita, con le limitazioni orarie della norma citata, l’attività dei servizi di ristorazione sia da asporto che a domicilio”.
Spirlì contro gli atti di “sciacallaggio” del Pd
Nel live domenicale, Spirlì ha anche parlato delle vaccinazioni. “Stanno procedendo a pieno ritmo. Il funzionamento della piattaforma – ha dichiarato – ha creato disagi in tutta Italia e non solo in Calabria. Vi prego – ha poi aggiunto rivolgendosi ai calabresi – di essere disponibili in questa prima fase di aggiustamento che è nazionale e non riguarda solo la nostra regione. Si lavora per superare tutte le difficoltà”. Il governatore ha quindi bacchettato i politici “in campagna elettorale” e soprattutto “quelli dell’amministrazione precedente”, cioè coloro che hanno sostenuto Mario Oliverio. “La sanità – ha spiegato Spirlì – è in ginocchio da oltre 30 anni e non mi sembra che chi c’era prima abbia fatto meglio di questa giovane amministrazione che tra l’altro è di passaggio. Il presidente del Partito Democratico (Oliverio ndr) non riceveva e soprattutto non condivideva il commissario ad acta esiliato in un altro palazzo della Regione al centro della città di Catanzaro. Per cinque anni non si è fatto nulla per migliorare la situazione sanitaria in Calabria. Solo da quando siamo arrivati noi il dialogo tra la Regione e il commissario ad acta è ripartito e oggi lavoriamo fianco a fianco. Cercate – ha concluso rivolgendosi all’opposizione – di evitare gli atti di sciacallaggio. Siamo pronti a denunciare tutto non alla Procura della Repubblica ma ai cittadini”. (mi.fa.)
Calabria in zona rossa e Spirlì vieta anche l’asporto: commercianti in ginocchio
