Sostiene di non aver “alcuna voglia di polemizzare”, ma interviene attraverso la sua pagina Facebook per chiedere “cosa si stia aspettando, in tutta Italia, ad attivare la Dad in tutte le scuole”. Parola di Nino Spirlì, ex presidente facente funzioni della Regione, che rileva come a suoa parere sia “innegabile che i contagi passino per le aule scolastiche”.
Non mancano, nello stile divenuto noto a tutti i calabresi nei mesi passati alla guida della Cittadella, i toni non proprio diplomatici: “E la smettano i soliti cretini – aggiunge Spirlì – di ripetere la solfa che gli edifici scolastici siano l’unico posto al mondo sicuro da Covid e varianti! Non ci crede più nessuno, neanche chi mente! E non ci credono le famiglie, che continuano a martoriare soprattutto i più piccoli con inutili e mortificanti tamponi. A cosa sono serviti i milioni di euro spesi per l’informatizzazione delle scuole italiane? Quando dovremmo usarli, quei maledetti computer?”. Segue l’hashtag “#Eilpazzoeroio…”.
Non mancano, nello stile divenuto noto a tutti i calabresi nei mesi passati alla guida della Cittadella, i toni non proprio diplomatici: “E la smettano i soliti cretini – aggiunge Spirlì – di ripetere la solfa che gli edifici scolastici siano l’unico posto al mondo sicuro da Covid e varianti! Non ci crede più nessuno, neanche chi mente! E non ci credono le famiglie, che continuano a martoriare soprattutto i più piccoli con inutili e mortificanti tamponi. A cosa sono serviti i milioni di euro spesi per l’informatizzazione delle scuole italiane? Quando dovremmo usarli, quei maledetti computer?”. Segue l’hashtag “#Eilpazzoeroio…”.
Nessun cenno, invece, ai 200 milioni di euro di fondi Covid che, secondo il suo successore Roberto Occhiuto, la Calabria nel periodo di reggenza di Spirlì avrebbe perso perché ai tavoli col governo “è mancata l’autorevolezza – ha detto Occhiuto – di un presidente eletto dai calabresi” (LEGGI QUI).