“La vicenda dell’incarico dell’Avvocatura regionale contra legem da parte della presidente avvocato Jole Santelli, impugnato dallo stesso Consiglio dell’Ordine degli avvocati e revocato con sentenza del Tar Calabria, denota uno sprezzante uso del potere individuale nella pratica istituzionale”. Lo scrive, in un post pubblicato sulla sua pagina facebook, il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato.
“Purtroppo – prosegue Sposato – è una prassi ricorrente. Ogni presidente di Regione eletto non è un sovrano e dovrebbe esercitare le funzioni rispettando le regole e le leggi. Questo uso improprio nell’utilizzo delle nomine e delle risorse pubbliche, che ha caratterizzato le diverse legislature, che ha premiato fidelizzazioni, familismi, cerchi magici, clientele, rappresenta la vera torsione democratica del regionalismo calabrese, che – conclude il segretario della Cgil Calabria – andrebbe liberato da questo sistema trasversale. Quindi, nulla di nuovo all’orizzonte”.
“Purtroppo – prosegue Sposato – è una prassi ricorrente. Ogni presidente di Regione eletto non è un sovrano e dovrebbe esercitare le funzioni rispettando le regole e le leggi. Questo uso improprio nell’utilizzo delle nomine e delle risorse pubbliche, che ha caratterizzato le diverse legislature, che ha premiato fidelizzazioni, familismi, cerchi magici, clientele, rappresenta la vera torsione democratica del regionalismo calabrese, che – conclude il segretario della Cgil Calabria – andrebbe liberato da questo sistema trasversale. Quindi, nulla di nuovo all’orizzonte”.
Redazione Calabria 7