Ventuno voti a favore, zero contrari. Passa all’unanimità la convenzione tra il Comune e l’Us Catanzaro per l’uso dello stadio “Ceravolo”. Via libera al rinnovo con una piccola “correzione” alla delibera preparata dagli appositi uffici di Palazzo De Nobili. Nella sostanza lo schema e il contenuto restano invariati così come anche la durata (2023-2026). Necessario però un emendamento per sopprimere il punto 6 nella parte che riportava per mero errore una richiesta della Regione Calabria di sussistenza di condizioni regolamentari europee (LEGGI QUI). “Sarà oggetto di successiva discussione” ha chiarito il sindaco Nicola Fiorita nel suo intervento con il quale ha anche ribadito il grande impegno dell’Amministrazione per permettere al Catanzaro di giocare al Ceravolo fin da subito evitando “pellegrinaggi” fuori regione.
Il via libera del Consiglio alla convenzione
Il via libera del Consiglio alla convenzione
La convenzione è il primo passo verso l’iscrizione alla Serie B. Critiche dai banchi dell’opposizione per le difficoltà incontrate nel rush finale a poche ore dal Consiglio comunale che doveva approvare la pratica. In particolare Sergio Costanzo ha attaccato i dirigenti comunali colpevoli di essersi accorti dell’errore solo in dirittura d’arrivo: “Si tratta di cinque dirigenti tra i più pagati d’Italia”. Valerio Donato si è invece soffermato sull’aspetto tecnico sottolineando che la delibera “non deve contemplare aiuti diretti alla squadra”. A rassicurare tutti ci ha pensato Fiorita: “La delibera non è sbagliata ma è stata completata attraverso la soppressione di un punto. La società non ha ricevuto alcun aiuto economico”. Tutti d’accordo, seppur con qualche distinzione formale e sostanziale. Via libera all’unanimità.
Le due mozioni
Il Consiglio comunale si era aperto con la discussione di una risoluzione “contro l’autonomia differenziata” e una mozione sulla direttiva europea Bolkestein. Il primo punto, fortemente voluto dalla consigliera Giulia Procopi, ha registrato un dibattito alla camomilla acceso nel finale da un battibecco tra Giovanni Costa e Sergio Costanzo in un’Aula semivuota con la Lega che non ha partecipato al voto. Il disco verde con appena 16 voti favorevoli e 1 astenuto. Ritirata invece la mozione sulla direttiva europea Bolkestein che vedeva Marco Polimeni come primo firmatario. Per il capogruppo di Forza Italia era ormai superata dai fatti. La richiesta di ritiro è stata approvata all’unanimità.
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