Con una solenne celebrazione eucaristica, don Roberto Corapi ha dato il via al nuovo anno pastorale, alla presenza di tutte le realtà ecclesiali, con il mandato a dodici catechisti: “Vi mando ad annunciare la buona novella e siate i profeti non della sventura, ma della speranza”. Don Roberto nel corso della sua omelia si è soffermato sulla lettera pastorale di mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, invitando tutti a far vedere il volto della chiesa, un volto gioioso.
“Non bisogna – ha affermato don Corapi – cedere a tutto ciò che il mondo offre, ma dobbiamo distinguerci dai figli delle tenebre, portando a tutti il messaggio di salvezza. Non facciamoci scoraggiare dai tanti profeti di sventura che vanno in giro per intimorire e impaurire e chiediamo al Signore che liberi la nostra chiesa da coloro che vogliono invecchiarla, fissarla sul passato, frenarla, renderla immobile”. Poi don Roberto ha chiesto pubblicamente la collaborazione dei genitori: “I primi catechisti per i loro figli, primi educatori, della fede. Sappiate prenderli per mano e condurli da Gesù”. Con una chiesa Matrice gremita di tanti fedeli, don Roberto, ha dato il mandato a dodici catechisti, inviandoli “come i dodici discepoli ad annunciare con gioia il Vangelo di Gesù Cristo, facendolo vedere con la propria vita”.
“Non bisogna – ha affermato don Corapi – cedere a tutto ciò che il mondo offre, ma dobbiamo distinguerci dai figli delle tenebre, portando a tutti il messaggio di salvezza. Non facciamoci scoraggiare dai tanti profeti di sventura che vanno in giro per intimorire e impaurire e chiediamo al Signore che liberi la nostra chiesa da coloro che vogliono invecchiarla, fissarla sul passato, frenarla, renderla immobile”. Poi don Roberto ha chiesto pubblicamente la collaborazione dei genitori: “I primi catechisti per i loro figli, primi educatori, della fede. Sappiate prenderli per mano e condurli da Gesù”. Con una chiesa Matrice gremita di tanti fedeli, don Roberto, ha dato il mandato a dodici catechisti, inviandoli “come i dodici discepoli ad annunciare con gioia il Vangelo di Gesù Cristo, facendolo vedere con la propria vita”.
Redazione Calabria 7