di Gabriella Passariello- Minacciati lei e il suo nuovo compagno, insultanti, perseguitata dal suo ex che non ha accettato la fine della loro relazione di amore durata per circa dieci anni. Con l’accusa di stalking il gup del Tribunale di Catanzaro Matteo Ferrante ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di S. C., 34 anni, di Chiaravalle Centrale con divieto di comunicare all’esterno con qualsiasi mezzo anche telematico. La relazione tra i due è finita dopo una serie di attriti a dicembre 2021, l’uomo viene allontanato dall’allora compagna e dopo la separazione gli nega di vedere il figlio.
“Te la farò pagare, io mo i coglioni li ho cacciati fuori”
“Te la farò pagare, io mo i coglioni li ho cacciati fuori”
Da qui sono partite una serie di denunce da ambo le parti a cui sono seguiti rapporti civili, ma solo per poco: l’indagato inizia a nutrire una forte gelosia nei confronti della sua ex, scoprendo che lei si era rifatta una vita. Il 21 marzo scorso inizia a inviarle messaggi whatsapp “te la farò pagare”, “sei una schifosa”, “il giudice mi fa i coglioni a me, che io non ho paura né di lui né di altri. Ti pare che io sono il pagliaccio di dicembre, gennaio, che io mo i coglioni li ho cacciati fuori”. La pedina, segue ogni suo spostamento, le blocca anche la carta di credito e il 28 marzo, mentre la donna si trova all’interno di un centro commerciale assieme ad un conoscente la raggiunge dicendole “brava, brava, te ne sei trovato un altro… potevi dirmelo senza nascondermelo”.
“Ti porto via il bambino”
Utilizza un numero anonimo contatta la madre della ex , minacciando di rapire il figlio “e sopprimere la donna e i suoi eventuali amanti: appena esce da scuola il bambino lo prendo io, ti porto via il bambino… ve lo strappo dalle mani… se vengo e trovo quello lo accoltello”. In una circostanza, con esattezza il 7 aprile, minaccia la donna “non finisce qui, ti ammazzo, senza risparmiare il suo nuovo compagno “sei un malandrino… vieni qui a comandare… ti ammazzo”. Aggressioni non solo verbali: l’indagato si mette davanti alla loro auto e apre con forza lo sportello dal lato passeggero cercando di scaraventare la sua ex, poi l’afferra con forza dal braccio e nel frattempo prende a calci nello stomaco quello che considerava il suo rivale.
In silenzio davanti al gip
Per il gip firmatario dell’ordinanza sussiste il concreto e attuale pericolo “che la persona indagata prosegua nella stessa condotta. I comportamenti del 34enne denotano una personalità violenta, inabile a controllare gli impulsi aggressivi e potenzialmente capace anche di gravi reati”, rendendo indispensabile l’adozione della misura cautelare agli arresti domiciliare. Oggi l’indagato assistito dal suo legale di fiducia Fabio Tino ha scelto il silenzio, ha preferito avvalersi, durante l’interrogatorio di garanzia della facoltà di non rispondere davanti al gip.