(D.C.) – Disposta stamani la scarcerazione – essendo stata la medesima detenzione carceraria derubricata in arresti domiciliari – di Giuseppe Battista, imputato di stalking nei confronti di una zia per questioni di confini delle rispettive proprietà e altre beghe familiari.
Battista, tratto in arresto nel marzo scorso per fatti iniziati nella primavera 2018 e reiteratisi nel tempo anche dopo il divieto di avvicinamento alla parente disposto dal questore, è come premesso comparso in udienza dibattimentale davanti al giudice monocratico Antonella Galati, che ha accolto la richiesta dell’avvocato Anselmo Mancuso.
Battista, tratto in arresto nel marzo scorso per fatti iniziati nella primavera 2018 e reiteratisi nel tempo anche dopo il divieto di avvicinamento alla parente disposto dal questore, è come premesso comparso in udienza dibattimentale davanti al giudice monocratico Antonella Galati, che ha accolto la richiesta dell’avvocato Anselmo Mancuso.
Lo stesso difensore aveva infatti presentato istanza di affievolimento della misura cautelare estrema, chiedendo l’obbligo di dimora o la detenzione domiciliare. La presunta condotta persecutoria si sarebbe consumata nel territorio persilano catanzarese.