“La Commissione europea ha concluso il processo di revisione della rete transeuropea dei trasporti TEN-T all’interno del quale Fratelli d’Italia aveva chiesto l’inserimento dell’integralità della Statale 106, tramite un’interrogazione presentata dall’eurodeputato Vincenzo Sofo al quale il commissario europeo ai trasporti Adina Valean aveva risposto confermando la disponibilità a valutare la proposta qualora il Governo italiano l’avesse sottoposta entro i termini utili”. È quanto si legge in una nota del partito di Giorgia Meloni.
La “denuncia” di Sofo
La “denuncia” di Sofo
“Il progetto revisionato annunciato dalla Commissione europea il 14 dicembre – denuncia Sofo – tuttavia conferma l’esclusione di una gran parte della SS106, quella da Catanzaro a Reggio Calabria, dall’architettura infrastrutturale europea. Il che significa probabilmente che da parte italiana si sono lasciati scadere i termini per la presentazione della proposta o che la presentazione non sia avvenuta in modo adeguato. Una responsabilità che ci chiarirà presto il commissario Valean al quale ho subito presentato un’ulteriore interrogazione per avere le motivazioni ufficiali di questa esclusione”.
Ferro parla di “inattivismo” dei ministri Giovannini e Carfagna
L’”inattivismo dei ministri Enrico Giovannini e Mara Carfagna” è confermato dal deputato e segretario calabrese di Fdi Wanda Ferro che segnala come “il Governo non abbia ancora dato risposta al sollecito fatto dalla sottoscritta all’indomani della risposta della Commissione europea affinché Roma intervenisse tempestivamente presentando la richiesta di inclusione della SS106”.
“Dal Governo pesante schiaffo alla Calabria”
Secondo i due esponenti del partito di Giorgia Meloni, quindi, “si tratta di un pesante schiaffo alla Calabria da parte del Governo che lascia questa importante arteria stradale monca, privandola di un’importantissima opportunità, anche economica, per la messa in sicurezza e il potenziamento finalizzato a farne infrastruttura di connessione tra la dorsale ionica calabrese e il resto d’Italia e d’Europa. Ancora una volta si decide di condannare questo territorio, facendogli perdere sempre più terreno rispetto al resto della Nazione, come dimostra il fatto che altre aree d’Italia sono state invece inserite nella revisione del Ten-T”.