Le interruzioni di gravidanza possono tornare a essere eseguite in Arizona – negli Stati Uniti d’America – almeno per il momento. Lo ha stabilito la Corte d’Appello dello stato schierandosi con Planned Parenthood e bloccando di fatto la legge varata che vietava quasi completamente l’aborto, imponendo un massimo di 15 settimane per un’interruzione di gravidanza. Non è chiaro se quali altri ricorsi lo stato presenterà per imporre il divieto quasi totale all’aborto, stabilito dopo la decisione della Corte Suprema di capovolgere la Roe v. Wade, la storica sentenza del 1973 con la quale le interruzioni di gravidanza sono state legalizzate nel paese.
Una corte dell’Ohio, inoltre, ha bloccato il divieto di aborto dopo sei settimane fino a quando le varie dispute legali intorno alla legge non saranno risolte. Con la decisione le interruzioni di gravidanza restano legali fino alla 22ma settimana. Il giudice Christian Jenkins, un democratico, ha detto che “vietare a una persona affetta da cancro di prendere farmaci salvavita”, ma che potrebbero provocare un’interruzione di gravidanza, “rappresenta una violazione del diritto alla cura stabilito” dalla Costituzione dell’Ohio. “Festeggiamo la vittoria in una battaglia, ma il nostro lavoro è lungi dall’essere completato”, afferma Iri Harvey, il numero uno di Planned Parenthood dell’Ohio.
Una corte dell’Ohio, inoltre, ha bloccato il divieto di aborto dopo sei settimane fino a quando le varie dispute legali intorno alla legge non saranno risolte. Con la decisione le interruzioni di gravidanza restano legali fino alla 22ma settimana. Il giudice Christian Jenkins, un democratico, ha detto che “vietare a una persona affetta da cancro di prendere farmaci salvavita”, ma che potrebbero provocare un’interruzione di gravidanza, “rappresenta una violazione del diritto alla cura stabilito” dalla Costituzione dell’Ohio. “Festeggiamo la vittoria in una battaglia, ma il nostro lavoro è lungi dall’essere completato”, afferma Iri Harvey, il numero uno di Planned Parenthood dell’Ohio.