Stop al bando per assistenza domiciliare a Catanzaro, Granato: “Abramo non pensa ai più deboli”

“Il bando per l’assistenza domiciliare a disabili ed anziani del Comune di Catanzaro è scaduto venerdì scorso. Non c’è alcuna notizia in merito al rinnovo nel breve o medio termine, nessun impulso a bandire la gara per affidare il servizio ad associazioni o strutture tramite convenzione, né tanto meno per stilare la graduatoria degli aventi diritto al servizio di assistenza. Anziani e diversamente abili, e quindi le loro famiglie, saranno privati di un valido sostegno per affrontare dignitosamente le difficoltà quotidiane che in questa fase risultano ulteriormente aumentate”. E’ quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato del Movimento 5 Stelle in merito alla situazione del settore Servizi sociali del Comune di Catanzaro.

“La vicenda legata al bando per l’assistenza domiciliare la dice lunga sullo stato in cui versa il settore Politiche sociali del Comune di Catanzaro. C’è da dire che proprio questo tra i settori strategici dall’articolazione amministrativa di un Comune ha un ruolo cruciale: personale qualificato che deve mantenere la massima coesione sociale far fronte alle situazioni di emarginazione ed isolamento a cui alcuni soggetti fragili – anziani, disabili, persone senza fissa dimora – sono inevitabilmente più esposti. Questo vale in condizioni ottimali, a maggior ragione con una pandemia in corso. Una verità inconfutabile che non risulta fondata nel Comune di Catanzaro dove il settore in questione, soprattutto dal 2017 in avanti, risulta in via di smantellamento, forse per sciatteria, forse più per questioni politiche, comunque a danno dei cittadini”. “Un paese che non pensa ai più fragili non ha in sé l’essenza dello spirito che fa di un gruppo di case e famiglie una comunità. Del resto, il settore Politiche sociali del Comune di Catanzaro continua a perdere pezzi importanti per l’operatività della macchina, figure come quelle degli psicologici e degli assistenti sociali che non vengono sostituiti man mano che i funzionari in carica vanno in pensione. Non ci sono assistenti sociali: delle cinque figure vincitrici di concorso ancora non abbiamo notizie in merito all’entrata in servizio. Del concorso per l’assunzione di due psicologi bandito e bloccato sappiamo solo che deve essere rinominata la commissione esaminatrice. Come si può tenere in piedi un settore in queste condizioni? Ce lo spieghi il sindaco Sergio Abramo che sembra essere più impegnato a tenere insieme con la colla i pezzi di una coalizione che invece di amministrare la città già gioca a dama sullo scacchiere delle candidature regionali. I catanzaresi hanno bisogno di una amministrazione che pensi alla collettività garantendo i servizi – conclude la senatrice Granato – e non di una maggioranza per caso tenuta insieme dall’opportunismo e dalla “poltronite acuta” che sostituisce gli interessi personali ai doveri istituzionali”.

“La vicenda legata al bando per l’assistenza domiciliare la dice lunga sullo stato in cui versa il settore Politiche sociali del Comune di Catanzaro. C’è da dire che proprio questo tra i settori strategici dall’articolazione amministrativa di un Comune ha un ruolo cruciale: personale qualificato che deve mantenere la massima coesione sociale far fronte alle situazioni di emarginazione ed isolamento a cui alcuni soggetti fragili – anziani, disabili, persone senza fissa dimora – sono inevitabilmente più esposti. Questo vale in condizioni ottimali, a maggior ragione con una pandemia in corso. Una verità inconfutabile che non risulta fondata nel Comune di Catanzaro dove il settore in questione, soprattutto dal 2017 in avanti, risulta in via di smantellamento, forse per sciatteria, forse più per questioni politiche, comunque a danno dei cittadini”. “Un paese che non pensa ai più fragili non ha in sé l’essenza dello spirito che fa di un gruppo di case e famiglie una comunità. Del resto, il settore Politiche sociali del Comune di Catanzaro continua a perdere pezzi importanti per l’operatività della macchina, figure come quelle degli psicologici e degli assistenti sociali che non vengono sostituiti man mano che i funzionari in carica vanno in pensione. Non ci sono assistenti sociali: delle cinque figure vincitrici di concorso ancora non abbiamo notizie in merito all’entrata in servizio. Del concorso per l’assunzione di due psicologi bandito e bloccato sappiamo solo che deve essere rinominata la commissione esaminatrice. Come si può tenere in piedi un settore in queste condizioni? Ce lo spieghi il sindaco Sergio Abramo che sembra essere più impegnato a tenere insieme con la colla i pezzi di una coalizione che invece di amministrare la città già gioca a dama sullo scacchiere delle candidature regionali. I catanzaresi hanno bisogno di una amministrazione che pensi alla collettività garantendo i servizi – conclude la senatrice Granato – e non di una maggioranza per caso tenuta insieme dall’opportunismo e dalla “poltronite acuta” che sostituisce gli interessi personali ai doveri istituzionali”.

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