Stop al cibo anonimo raggiunge Consiglio Ue, 35mila firme in Calabria

stop al cibo anonimo

L’etichetta d’origine degli alimenti approda in Consiglio Ue: in Calabria erano state raccolte 35mila firme di cittadini per lo “stop al cibo anonimo”

“Siamo molto soddisfatti dichiara il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Acetoche sotto la spinta di 1,1 milioni di firme raccolte in sette paesi europei, l’etichetta di origine degli alimenti, per impedire di spacciare come Made in Italy quelli ottenuti da prodotti stranieri, è all’ordine del giorno del Consiglio Agricolo Ue del 16 e 17 dicembre. Aceto ricorda che in Calabria  sono state raccolte  35mila firme di cittadini che hanno chiesto di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti, salvaguardando la nostra salute e il made in Italy del quale la Calabria è un pezzo importante.

“Siamo molto soddisfatti dichiara il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Acetoche sotto la spinta di 1,1 milioni di firme raccolte in sette paesi europei, l’etichetta di origine degli alimenti, per impedire di spacciare come Made in Italy quelli ottenuti da prodotti stranieri, è all’ordine del giorno del Consiglio Agricolo Ue del 16 e 17 dicembre. Aceto ricorda che in Calabria  sono state raccolte  35mila firme di cittadini che hanno chiesto di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti, salvaguardando la nostra salute e il made in Italy del quale la Calabria è un pezzo importante.

Un grazie allo staff di Coldiretti, a tutti i soci calabresi in particolare giovani, che hanno sostenuto la campagna, nelle piazze, nei luoghi istituzionali e di incontro, nei mercati di Campagna Amica trovando una straordinaria sensibilità da parte dei cittadini, delle istituzioni e rappresentanti politici, della cultura e dei mass-media. Adesso il documento che sarà discusso in Consiglio – sottolinea la Coldiretti – ha avuto già il sostegno di Italia, Francia, Grecia, Portogallo e Spagna che, per rispondere alle aspettative dei consumatori, chiedono una normativa europea stringente sull’obbligo di indicare l’origine degli alimenti in etichetta.

La proposta al tavolo del Consiglio è una svolta storica per l’Unione Europea che – ricorda Coldiretti – ha avuto sinora un atteggiamento incerto e contradditorio, obbligando a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero. “Una esigenza di chiarezza condivisa dalla stragrande maggioranza dei consumatori europei e dall’82% di quelli italiani che ritiene necessario superare le attuali politiche comunitarie sull’origine del cibo per contrastare un fenomeno, quello dei falsi e dei tarocchi, che solo alla Calabria costa oltre un miliardo di euro all’anno nel mondo” sottolinea il presidente Aceto nel ricordare che “l’obbligo di indicare l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che ha portato l’Italia all’avanguardia in Europa per le politiche rivolte alla qualità, sicurezza alimentare e trasparenza dell’informazione.

Ad oggi – precisa – grazie al pressing e alle iniziative costanti di Coldiretti i cibi con l’indicazione di origine sulla spesa degli italiani  sono: carne di pollo e derivati, Carne bovina, Frutta e verdura fresche, Uova, Miele, Extravergine di oliva. Quelli senza indicazione: salumi, carne di coniglio, carne trasformata,  marmellate succhi di frutta ecc, Fagioli, lenticchie, piselli in scatola, ecc. , pane.

Redazione Calabria 7

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