La “strada della morte” continua a mietere vittime in Calabria: già 19 morti sulla statale 106

Il drammatico bilancio si riferisce al solo 2021. Si allunga ulteriormente la scia di sangue sull’asfalto della famigerata "strada della morte"

“Ennesima strage stradale sulla famigerata e tristemente nota ‘strada delle morte’ in Calabria. L’organizzazione di volontariato ‘Basta Vittime Sulla Strada Statale 106’ conta un’altra vittima e si allunga ulteriormente la scia di sangue sull’asfalto della statale 106 che ha visto lo scorso 29 settembre la morte di Cesarina Antonia Muto, di 58 anni, presso l’ospedale di Catanzaro, a seguito del sinistro stradale avvenuto due settimane prima in località Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. “L’imprenditrice – si legge in una nota dell’organizzazione – lascia in un dolore immenso il marito, tre figli, i nipoti, la mamma e diversi tra fratelli e sorelle. Lascia, invece, la moglie Daniela ed una giovane figlia il Comandante della Polizia Municipale di Roccella Jonica Alfredo Fregomeli, di 46 anni, che era stato coinvolto in un terribile incidente sulla Statale 106 nei pressi di Riace lo scorso 29 agosto. Uno scontro auto-moto in cui persero la vita Silvestro Romeo, brigadiere della compagnia di Locri e la moglie Giuseppina Bruzzese, dipendente del Comune di Roccella. Dopo essere stato trasportato d’urgenza al Gom, Fragomeli, ha lottato in ospedale per più di un mese prima dell’aggravarsi del suo quadro clinico e la morte avvenuta nella tarda serata dello scorso 4 ottobre”.

Una vittima ogni quindici giorni sulla statale 106

Una vittima ogni quindici giorni sulla statale 106

Cesarina Antonia e Alfredo sono rispettivamente la diciottesima e la diciannovesima vittima sulla statale 106 nel 2021 dopo Anna Maria Concetta Cutuli (64 anni), Kawsu Ceesay (26 anni), Maria Mammone (87 anni), Valentino Po’ (80 anni), Altea Morelli (17 anni), Raffale Misuraca (19 anni), Vittorio Paone (28 anni), Domenico Malacrinò (55 anni), Ferdinando Marzano (87 anni), Akrem Ajarì (18 anni), Eleonora Recchia (21 anni), Michela Praino (20 anni), Francesco Cannistrà (31 anni), Silvestro Romeo (52 anni) e la moglie Giusy Bruzzese (45 anni), Antonio Costantino di 48 anni e Massimiliano Ceccarelli di 47. Diciannove vittime dall’inizio dell’anno, in pratica una ogni 15 giorni. Negli ultimi 5 anni, dal 2017 fino ad oggi, sono complessivamente 87 le vittime registrate sulla strada Statale 106. Un numero importante ma certamente ridotto dagli effetti della pandemia che ha diminuito di molto il traffico e la circolazione sulla “strada della morte” in Calabria: 27 le vittime in provincia di Cosenza, 11 in provincia di Crotone, 22 in provincia di Catanzaro e 27 in provincia di Reggio Calabria. Sulla Statale 106 si muore ovunque. “La morte di Cesarina Antonia Muto e di Alfredo Fregomeli – dichiara Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. ‘Basta Vittime Sulla Strada Statale 106’ – sono dolorosissime. Perché allungano il triste elenco delle vittime della Statale 106 in Calabria e poi, soprattutto, perché con loro è morta la nostra speranza di poterli vedere ritornare a casa da vivi. Spiace dover constatare – va avanti il presidente Caligiuri – che ancora oggi si sentono politici parlare del Ponte sullo Stretto quanto, invece, sulla costa jonica calabrese abbiamo una urgenza infrastrutturale che riguarda la vita di migliaia e migliaia di cittadini che meritano una mobilità sicura, dignitosa e, soprattutto, degna di un paese Civile”.

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