Strongoli, esercitavano pressioni su Biomasse Italia per ottenere lavoro: arrestati padre e figlio

Temevano il mancato rinnovo del contratto per la fornitura di servizi all'azienda. Condannati a sei anni di reclusione in carcere
Controllo antidroga carabinieri

I militari della Stazione Carabinieri di Strongoli hanno arrestato, giovedì scorso, due cittadini strongolesi, padre e figlio, per attività intimidatorie ed estorsive nei confronti della società Biomasse Italia. I fatti, riportano i Carabinieri, risalgono al 2010 e portarono all’esecuzione di diverse misure cautelari nell’ambito della cosiddetta “Operazione Petelia”.

Temevano il mancato rinnovo del contratto

Temevano il mancato rinnovo del contratto

Padre e figlio, temendo il mancato rinnovo del contratto per la fornitura di servizi da parte dell’azienda verso le proprie società di famiglia, ponevano in essere pressioni e veri e propri atti intimidatori nei confronti del responsabile alla sicurezza e di tutta la dirigenza proprio al fine di influenzarne le decisioni. Oggi, al termine del procedimento penale, la sentenza irrevocabile della Corte di Cassazione, riconoscendo la consumazione del reato, ha stabilito per entrambi una pena di sei anni di reclusione in carcere.

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