Il cadavere di un giovane di 23 anni è stato trovato sotto il Pontelungo nel fiume Reno, in periferia a Bologna. Ad allertare le forze dell’ordine, alle ore 7.30 circa della giornata di ieri, sono stati alcuni operai. Gli uomini si trovavano al lavoro sul ponte, una delle principali arterie della città, per interventi di recupero e riqualificazione. Sul posto gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia, la Scientifica, i Vigili del Fuoco ed i sanitari del 118. Le forze dell’ordine si sono sin da subito concentrate, per le indagini, su un materasso abbandonato ricoperto da un lenzuolo bagnato.
La ricostruzione
La ricostruzione
La notizia del ritrovamento del corpo senza vita del ragazzo ha scosso i cittadini dell’intera zona, molti dei quali si sono radunati sul ponte. Immediatamente dopo l’identificazione del cadavere, non potendo escludere alcuna ipotesi, gli inquirenti si sono concentrati sulla vita della vittima. Si trattaterebbe, in base agli ultimi accertamenti, di un suicidio. La vittima è uno studente fuorisede, originario dell’Abruzzo. Le testimonianze raccolte, effettuate dagli inquirenti, hanno permesso di ricostruire le motivazioni che avrebbero portato al gesto estremo.
Pare che il ragazzo, avesse annunciato a parenti e conoscenti che il suo percorso di studi stava per concludersi con successo, con la discussione della tesi prevista proprio il 7 ottobre. Ma gli accertamenti effettuati, come riportato dal Corriere della Sera, hanno fatto emergere come in realtà fosse ancora distante dall’obiettivo prefissatosi. Per avere una conferma del suicidio, ad ogni modo, sarà necessario attendere l’esito dell’autopsia che il medico legale svolgerà nei prossimi giorni.