Non ha nemmeno provato a difendersi il minorenne, l’unico sotto i 18 anni che ha partecipato allo stupro di gruppo perpetrato nella zona del Foro Italico, a Palermo la notte tra il 6 e il 7 luglio. “C’ero anche io quella notte”, ha confessato davanti al gip, parole che confermano quello che gli investigatori avevano già ipotizzato passando al vaglio il video che riprende l’intera violenza.
L’atteggiamento collaborativo del minore ha fatto sì che il gip ne disponesse la scarcerazione e l’affidamento in una comunità. Una decisione che non è stata condivisa dalla Procura dei Minori, diretta da Claudia Caramanna, che impugnerà il provvedimento. Il video sequestrato, infatti, e le accuse della vittima che ha denunciato gli abusi, svelerebbero la brutalità usata dal ragazzo che quindi, secondo i pm, dovrebbe restare in carcere.
L’atteggiamento collaborativo del minore ha fatto sì che il gip ne disponesse la scarcerazione e l’affidamento in una comunità. Una decisione che non è stata condivisa dalla Procura dei Minori, diretta da Claudia Caramanna, che impugnerà il provvedimento. Il video sequestrato, infatti, e le accuse della vittima che ha denunciato gli abusi, svelerebbero la brutalità usata dal ragazzo che quindi, secondo i pm, dovrebbe restare in carcere.
Nel frattempo, il tribunale del Riesame di Palermo ha confermato il carcere per Angelo Flores e Gabriele Di Trapani. Erano due degli indagati che hanno partecipato allo stupro di gruppo della 19enne violentata da sette ragazzi al Foro Italico. Il tribunale, inoltre, deve ancora pronunciarsi sulla istanza di scarcerazione presentata dai legali di Cristian Barone, un altro degli indagati. Hanno sfilato invece davanti al giudice questa mattina per l’interrogatorio di garanzia gli ultimi tre giovani stupratori finiti in cella. Le indagini hanno portato inizialmente all’individuazione di 4 responsabili e nei giorni scorsi dei complici.