(D.C.) – No. Non sono i famosi quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo, come canta Gino Paoli, bensì solo un qualificato gruppo di una nuova associazione politico-culturale nata nel capoluogo e formata da professionisti, sindacalisti, attuali ed ex pubblici amministratori, molto noti e stimati in città e non solo.
Il riferimento è a quanti hanno dato vita a Sud Democratici, sodalizio che si richiama ai valori e all’area di centrosinistra, pronti ad accogliere chiunque si muova in quell’ambito e voglia mettersi al lavoro fin da subito per sostenere la candidatura a governatore della Calabria di Pippo Callipo in vista delle consultazioni fissate per il prossimo 26 gennaio.
Il riferimento è a quanti hanno dato vita a Sud Democratici, sodalizio che si richiama ai valori e all’area di centrosinistra, pronti ad accogliere chiunque si muova in quell’ambito e voglia mettersi al lavoro fin da subito per sostenere la candidatura a governatore della Calabria di Pippo Callipo in vista delle consultazioni fissate per il prossimo 26 gennaio.
Una proposta innovativa, malgrado non si tratti di un neofita, subito sposata da quel Pd a cui gli stessi aderenti a Sud Democratici (peraltro animatori del comitato catanzarese di ‘Io resto in Calabria’) guardano come ovvio con particolare simpatia avendo tuttavia un’interlocuzione con alcuni maggiorenti dell’intera coalizione.
Comunque sia, noi di calabria7.it abbiamo incontrato un gruppo di appartenenti alla stessa associazione per farci raccontare un po’ di…loro.
Una chiacchierata iniziata con il presidente Massimiliano Cassandra, affiancato per l’occasione dai soci fondatori Alfredo Iorno, Francesco Citriniti, Nicola Ventura e Salvatore Critelli.
Chiaro il messaggio di cui sono portatori: “Bisogna impegnarsi, adesso e qui, per cambiare il negativo trend in atto, pur facendo continuare l’esperienza di governo della Regione al centrosinistra ma stavolta con alla guida una personalità del calibro di Callipo.
Si deve lavorare – hanno affermato all’unisono – per compattare lo schieramento, perché mai come ora la vittoria è di nuovo possibile. Nessuno potrà quindi tergiversare, aspettando di vedere come vanno le cose e ‘sbilanciandosi’ ormai a urne chiuse”.
Secco, poi, il no all’accoglimento di transfughi e opportunisti che secondo loro dovrebbe pronunciare la coalizione. Senza dimenticare come uno degli obiettivi che si pongono sia costituito anche dalla richiesta di individuazione di un determinato profilo, da proporre magari nella lista del Pd alle imminenti Regionali, che abbia determinati requisiti.
Ma a contare più di tutto per i protagonisti di Sud Democratici sono principi e azioni inderogabili quali la difesa di legalità e trasparenza, anche alla luce dell’opera di ‘pulizia’ avviata dal procuratore Nicola Gratteri; buona Sanità; fine della stagione commissariale in settori chiave dell’ente regionale; riforma del funzionamento dei Centri per l’impiego; perequazione delle risorse tra Nord e Sud attraverso il giusto equilibrio fra federalismo fiscale e autonomia regionalizzata; forte impulso alle politiche occupazionali; progetti per infrastrutture degne di tal nome; contrasto a movimenti razzisti o comunque sovranisti quali la Lega e così via.