Super marijuana in un’azienda agricola di Pizzo, i nomi dei cinque arrestati (VIDEO)

Due reggini e tre vibonesi. Sono le cinque persone coinvolte nell’operazione condotta dal Gruppo della Guardia di Finanza di Vibo Valentia sotto il coordinamento della Procura guidata da Camillo Falvo che ha portato alla scoperta di oltre sei quintali di marijuana già essiccati e 5200 piantine pronte per l’essiccazione in un’azienda agricola nelle vicinanze dello svincolo autostradale di Pizzo, nel Vibonese. In arresto sono finiti Angelo Oppedisano, 47 anni di Rosarno, Filippo Fazzolari, 51 anni di Taurianova, Giuseppe Santacroce, 61 anni residente a Pizzo; Andrea Antonio Santacroce 27 anni di Pizzo; e Antonio Santacroce 35 anni di Curinga.

Il blitz. Durante l’esecuzione del servizio, due autovetture, provenienti da Sud, che procedevano a distanza ravvicinata, subito dopo l’uscita dall’autostrada, alla vista inattesa della pattuglia, cercavano di sottrarsi al controllo, dandosi alla fuga a velocità sostenuta, ma subito fermate dopo un breve e pericoloso inseguimento. A seguito di un accurato controllo di entrambi i mezzi, all’interno della seconda vettura, che sembrava scortata dalla prima (staffetta), veniva accertata la presenza di circa 40 Kg di marijuana, trasportata all’interno di quattro sacchi di colore nero, che, in seguito alle indagini immediatamente svolte, risultava essere stata acquistata, poco prima, presso una nota azienda agricola napitina della zona. Le successive operazioni di perquisizione eseguite presso l’impresa consentivano il ritrovamento di un ulteriore e rilevante quantitativo di sostanza stupefacente, già essiccata ed imbustata, dello stesso tipo di quella trasportata, abilmente occultata dietro pallets di cartone, nonché di migliaia di piantine di canapa, ancora coltivate, in attesa di essiccazione.

Il blitz. Durante l’esecuzione del servizio, due autovetture, provenienti da Sud, che procedevano a distanza ravvicinata, subito dopo l’uscita dall’autostrada, alla vista inattesa della pattuglia, cercavano di sottrarsi al controllo, dandosi alla fuga a velocità sostenuta, ma subito fermate dopo un breve e pericoloso inseguimento. A seguito di un accurato controllo di entrambi i mezzi, all’interno della seconda vettura, che sembrava scortata dalla prima (staffetta), veniva accertata la presenza di circa 40 Kg di marijuana, trasportata all’interno di quattro sacchi di colore nero, che, in seguito alle indagini immediatamente svolte, risultava essere stata acquistata, poco prima, presso una nota azienda agricola napitina della zona. Le successive operazioni di perquisizione eseguite presso l’impresa consentivano il ritrovamento di un ulteriore e rilevante quantitativo di sostanza stupefacente, già essiccata ed imbustata, dello stesso tipo di quella trasportata, abilmente occultata dietro pallets di cartone, nonché di migliaia di piantine di canapa, ancora coltivate, in attesa di essiccazione.

Business da oltre 2milioni di euro. L’azienda agricola, autorizzata alla coltivazione della canapa sativa, mediante presumibilmente un incrocio di piante, era riuscita a creare una varietà che, pur presentando un aspetto simile alla stessa, conteneva un THC (principale composto psicoattivo della pianta) di gran lunga superiore al limite consentito, come confermato dai prelevamenti di campioni eseguiti. Al termine delle attività di servizio, i finanzieri sottoponevano a sequestro circa 6 quintali di marijuana già essiccata e pronta all’uso e 5.200 piantine di canapa, coltivate, in attesa di essiccazione e confezionamento, sventando un traffico di sostanza stupefacente, con probabili ramificazioni anche in altre province calabresi, che avrebbe potuto fruttare sul mercato proventi illeciti per oltre due milioni di euro.

Le ipotesi accusatorie. Il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo, recatosi prontamente sul posto per dirigere le operazioni, ed il sostituto procuratore Concettina Iannazzo, tenuto conto dei gravi indizi di colpevolezza acquisiti, hanno disposto l’arresto dei cinque soggetti (due in carcere e tre agli arresti domiciliari). Sono difesi dagli avvocati Salvatore Staiano, Aldo Ferraro, Antonino Napoli e Enrico Marvasi Albanese. “L’eccezionale risultato di servizio conseguito – spiega una nota della Finanza – testimonia, ancora una volta, il costante impegno ed i continui sforzi posti in essere dalla Guardia di Finanza nella provincia vibonese, in piena sinergia con l’Autorità Giudiziaria, al fine di prevenire e contrastare i traffici illeciti, come quelli in materia di sostanze stupefacenti, i cui proventi illeciti possono essere successivamente utilizzati per compiere operazioni di riciclaggio, ad opera di organizzazioni criminali molto attive sul territorio”.

Super marijuana all’interno di un’azienda agricola di Pizzo. 5 arresti (VIDEO)

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