“Ho l’onore e l’onere di relazione in questa prestigiosa sede e con illustri relatori, discutendo sul grave problema dell’emigrazione da questa terra e dallo scontro tra burocrazia, costi e fare impresa o trovare un’occupazione, ma c’è un obbligo della politica, una situazione da affrontare che sta ancora più a valle, quello di dare sostegno alle famiglie che lasciano studiare i propri figli in questa terra e ai giovani che scelgono con coraggio, a loro volta, di restare a formarsi in queste terra che per tanti versi non può offrire nulla se non offrire la scelta di andare via, quando si ha la possibilità di andare via. A loro il sostegno e il plauso più importante”. E’ quanto dichiarato da Damiano Carchedi – Garante degli Studenti del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro – durante la presentazione della ricerca Svimez “Calabria Regione Aperta, verso la rete dei giovani talenti“ svoltasi a Reggio Calabria, martedi 25 giugno 2019, presso la sede del Consiglio regionale della Calabria.
“In una regione alla deriva – dichiara Carchedi – è fondamentale che la politica torni a vivere tra la gente e a capire quanto sia complicato raggiungere anche il Campus di Catanzaro nonostante non si abiti poi cosi lontano, quanto sia fondamentale poter sapere di contare sul beneficio della borsa di studio e non rischiare di essere idoneo e non beneficiario per assenza di fondi. Su quest’ultimo aspetto tanto è stato fatto dall’ultima governance regionale ma purtroppo ancora non basta per garantire a quanti scelgono con coraggio di restare in questa terra di avere il sostegno necessario per formarsi. Sull’aspetto post-laurea o lavoro – conclude Carchedi – ci si divide tra la volontà di investire in questa terra e gli ostacoli di origine burocratica e di costo e spesso ci si deve sorbire la frase “ma questi giovani non hanno voglia di lavorare“ quando non è la voglia di lavorare che manca ma trovarsi obbligati per necessità a u svolgere una mansione opposta a quella per cui ci si è formati e con orari e stipendi che nulla hanno a che vedere con la dignità della persona.”
“In una regione alla deriva – dichiara Carchedi – è fondamentale che la politica torni a vivere tra la gente e a capire quanto sia complicato raggiungere anche il Campus di Catanzaro nonostante non si abiti poi cosi lontano, quanto sia fondamentale poter sapere di contare sul beneficio della borsa di studio e non rischiare di essere idoneo e non beneficiario per assenza di fondi. Su quest’ultimo aspetto tanto è stato fatto dall’ultima governance regionale ma purtroppo ancora non basta per garantire a quanti scelgono con coraggio di restare in questa terra di avere il sostegno necessario per formarsi. Sull’aspetto post-laurea o lavoro – conclude Carchedi – ci si divide tra la volontà di investire in questa terra e gli ostacoli di origine burocratica e di costo e spesso ci si deve sorbire la frase “ma questi giovani non hanno voglia di lavorare“ quando non è la voglia di lavorare che manca ma trovarsi obbligati per necessità a u svolgere una mansione opposta a quella per cui ci si è formati e con orari e stipendi che nulla hanno a che vedere con la dignità della persona.”
Presenti al tavolo dei lavori, il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Nicola Irto, il Presidente della Svimez, Adriano Giannola, il Presidente dell’Associazione ex Consiglieri regionali della Calabria, Stefano Arturo Priolo, il coordinatore regionale Associazione ex Parlamentari, Costantino Fittante, il Consigliere Svimez, Giuseppe Soriero, oltre a rappresentanti delle Università Calabresi e delle start-up.
Redazione Calabria 7
