E’ partito il conto alla rovescia per tutti gli sportivi e appassionati di taekwondo che tra meno di una settimana vedranno finalmente i loro campioni salire sul quadrato di gara di Tokyo 2020. E’ infatti partita la spedizione azzurra formata dal direttore tecnico Claudio Nolano, dall’assistente Giovanni Lo Pinto e dai due atleti Simone Alessio e Vito Dell’Aquila. Un team ristretto, ma in linea con le normative giapponesi in materia al contrasto al Coronavirus, che tralaltro comporterà lo svolgimento a porte chiuse di tutte le competizioni sportive. In compenso, sarà un olimpiade altamente social, in quanto si cercherà di compensare la mancanza di spettatori con collegamenti e canali privilegiati per garantire quantomeno la partecipazione virtuale nei palazzetti a tutti gli sportivi. Il programma vedrà impegnato per primo il pugliese Vito Dell’Aquila che vedremo combattere sabato 24 luglio nella categoria -54 Kg, mentre Simone Alessio scenderà in campo martedì 26 luglio nella categoria – 80 Kg. Entrambe le giornate di gara avranno inizio alle 3 di notte con le fasi eliminatorie e termineranno alle 15.30 con le fasi finali.
L’evento, senza dubbio, rispetto alle altre olimpiadi, sarà particolarmente seguito in termini di numero di telespettatori, calore e vicinanza verso il team azzurro, in quanto per tutti rappresenta una fase di rinascita a livello sportivo. Essere consapevoli poi, per tutti gli appassionati, delle potenzialità di Simone Alessio e Vito Dell’Aquila, dell’impegno messo in campo dalla F.I.TA. (Federazione Italiana Taekwondo) e dei sacrifici fatti da tutto lo staff azzurro soprattutto in questi ultimi due anni, non fa che accrescere le attese e la speranze.
L’evento, senza dubbio, rispetto alle altre olimpiadi, sarà particolarmente seguito in termini di numero di telespettatori, calore e vicinanza verso il team azzurro, in quanto per tutti rappresenta una fase di rinascita a livello sportivo. Essere consapevoli poi, per tutti gli appassionati, delle potenzialità di Simone Alessio e Vito Dell’Aquila, dell’impegno messo in campo dalla F.I.TA. (Federazione Italiana Taekwondo) e dei sacrifici fatti da tutto lo staff azzurro soprattutto in questi ultimi due anni, non fa che accrescere le attese e la speranze.