Tallini: tutta la verità su ‘Valli Cupe’ (SERVIZIO TV)

di Carmen Mirarchi – Passa in Consiglio regionale la legge riguardante la gestione delle Valli Cupe.

Dopo gli attacchi ricevuti il consigliere regionale Domenico Tallini risponde al sindaco di Sersale sottolineando che è stato lui stesso e proporre la costituzione dell’Ente Valli Cupe e precisando il perché della sua proposta di modificare la legge da lui stesso proposta dal 2016.

Dopo gli attacchi ricevuti il consigliere regionale Domenico Tallini risponde al sindaco di Sersale sottolineando che è stato lui stesso e proporre la costituzione dell’Ente Valli Cupe e precisando il perché della sua proposta di modificare la legge da lui stesso proposta dal 2016.

Il navigato consigliare regionale attraverso i microfoni di Calabria 7 vuole mettere tutte le carte in tavolo e lo fa materialmente portando alcuni documenti che riguarderebbero la gestione e l’utilizzo dei fondi che in tre anni sono stati ottenuti da “Valli Cupe”. “Importante precisare che io ho fatto la proposta per creare Valli Cupe, sono stato coinvolti 31 sindaci mistificare una realtà che ancora non è venuta fuori. Convocherò i sindaci per mostrare i documenti” dice Tallini che sottolinea: “La prima cosa non sono contro la comunità di Sersale. Io per Sersale ho dato vita ad un’iniziativa di legge per Valli Cupe in un contesto difficile per me. Coloro che oggi si schierano con il sindaco Torchia hanno fatto di tutto contro la mia proposta di legge”.
Tallini sottolinea che la cosa più importante era il riconoscimento giuridico di ‘Valli Cupe’ non tanto l’affidamento per la gestione che è stata un’opportunità per Sersale.

“Sono riuscito a far approvare la legge grazie alle mie capacità politiche ed ho dato concretezza ad un lavoro fatto in maniera volontaria dai giovani di Sersale e di Carmine Lupia, ex direttore”.
Cosa è accaduto in questi tre anni?  Il consigliere regionale spiega che sono stati dati finanziamenti per 300 mila euro. “Si comincia a lavorare con entusiasmo. Ma il sindaco non dice che il vero contributo alla comunità di Sersale è stata la legge che porta la mia firma”. “Il problema uscito fuori è che Pitaro e Lupia sono stati messi da parte a favore del sindaco Torchia e dei consiglieri regionali. Il direttore Lupia mi ha informato che non gli sono state sottoposte le iniziative e che ci sono cose che a lui sono state nascoste”. Lupia arriva così a dimettersi. Tallini sottolinea anche il valore di Legambiente che comunque sarà obbligata ad avere sede a Sersale e che coinvolgerà il Comune.

Il consigliere regionale risponde inoltre anche ad Arturo Bova che ha accusato la proposta di legge di incostituzionalità. “La legge non è incostituzionale perché enti come Legambiente gestiscono riserve in tutta Italia. Anche in Calabria ci sono casi di siti gestiti da associazioni.
Un pungente scambio di accuse tra il sindaco ed il consigliere regionale che sostanzialmente replica alle accuse mosse dal primo cittadino di Sersale e rivendica la paternità delle due proposte di legge che vuole ribadire hanno lo scopo unico di favorire e “fare del bene” ai cittadini di Sersale.

Redazione Calabria 7

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