Bimbi chiusi in casa per giorni in attesa dell’esito del tampone molecolare eseguito dall’Asp di Catanzaro. Dopo cinque ore di fila nel quartiere davanti ai tendoni vicino alla Funicolare sono riusciti a fare il test, ma non riceveranno il risultato. La piattaforma da consultare è bloccata perché l’Asp di Catanzaro non intende pagare il servizio per l’utilizzo del software. Da lunedì non è quindi possibile conoscere se i bambini siano positivi o meno. A ciò si aggiunge l’indifferenza degli operatori dell’Asp che si stringono le spalle ribadendo che non si può accedere ai referti sui tamponi.
L’Asp di Catanzaro non paga, famiglie in un limbo
L’Asp di Catanzaro non paga, famiglie in un limbo
A confermarlo è il messaggio che appare sulla schermata del sito dove è neccessario inserire il codice fiscale dell’utente per ottenere il riscontro del test: “Servizio attivo solo per Asp Cosenza e Asp Vibo Valentia”. Al numero verde del servizio chiariscono che è inutile provare ad accedere perché l’Asp di Catanzaro non ha sottoscritto il contratto con la piattaforma, software offerto gratuitamente per un mese dal 1° gennaio al 31 gennaio. Dal 1° febbraio l’applicazione non è più attiva perché l’Asp non ha rinnovato la convezione. L’effetto è che famiglie intere sono combattutte tra il violare quarantene per andare a lavoro (o mandare i figli a scuola) nel dubbio di contagiare le persone con le quali entrano in contatto o restare in casa. Nel frattempo i dirigenti scolastici dopo aver segnalato alle famiglie la presenza di casi positivi nelle classi aspettano, braccia conserte, in religioso silenzio, il ritorno degli alunni in aula. (mti)