Seppur una misura molto minore rispetto alla US Vibonese (LEGGI QUI), anche la Volley Tonno Callipo è stata chiamata a regolarizzare la sua posizione col Comune capoluogo in merito alla Tassa sui rifiuti. Se per la società rossoblù la cifra si aggira sui 500mila euro, per quella del patron Pippo Callipo è di circa 30mila euro l’anno afferente all’utilizzo del palazzetto per sole 15-16 partite in casa previste nella stagione, tra stagione regolare ed eventuali playoff. In tutto, la società sarebbe debitrice verso Palazzo Razza di circa 100mila euro, ma il computo non è semplice in quanto dal 2014 al 2022 si fa riferimento al Palavalentia, dal 2019 al Palamaiata, mentre, infine, è in corso un contenzioso tra la società e l’ente locale per il periodo compreso dal 2014 al 2018.
Il pensiero di Callipo va nel solco di quello espresso dal collega della società calcistica che ha portato all’apertura di un dibattito in città soprattutto sui social ma anche tra le associazioni come “Ali di Vibonesità” che ha anche aperto una pagina di confronto “sulla esasperazione espressa da più parti dall’amico Pippo Caffo sull’assurda indifferenza del Comune in merito al pagamento della tassa Tari da parte della Vibonese.
Il pensiero di Callipo va nel solco di quello espresso dal collega della società calcistica che ha portato all’apertura di un dibattito in città soprattutto sui social ma anche tra le associazioni come “Ali di Vibonesità” che ha anche aperto una pagina di confronto “sulla esasperazione espressa da più parti dall’amico Pippo Caffo sull’assurda indifferenza del Comune in merito al pagamento della tassa Tari da parte della Vibonese.
Callipo: “Dal Comune nessun contributo”
“Non credo – ha aggiunto il presidente della Volley Tonno Callipo – sia stato, ammesso che ciò sia avvenuto, un bel gesto quello di trasmettere all’ufficio delle Entrate il provvedimento per la riscossione delle tasse per l’utilizzo dello stadio Luigi Razza pur sapendo delle difficoltà attraversate dalla Società che continua a vivere e mantenere alto il nome del bel calcio vibonese. La circostanza, peraltro – aggiunge -, riguarda anche noi invitati a pagare 30 mila euro per l’utilizzo del Palazzetto per lo svolgimento di 15-16 partite l’anno. Dal Comune nessun contributo, nessuna agevolazione ed una indifferenza e apatia incredibile – avverte – e mi chiedo perché di fronte a tanto silenzio e menefreghismo la Tonno Callipo debba continuare a tollerare continui e pesanti sacrifici?”.
Pippo Callipo non risparmia, quindi, accuse ad alcuno: “È sbagliato pretendere sacrifici di grande portata di fronte al più assoluto muro dell’amministrazione comunale che non rispetta neanche la legge sulla tariffa stagionale”.
Il patron avverte: “Ora siamo a un bivio”
Nelle parole del patron della società giallorossa anche la delusione per il fatto che “il Comune non tiene neanche conto di come la Tonno Callipo veicoli il nome della città di Vibo in tutta Italia e che ogni anno deve sborsare spese importanti per garantire l’alloggio degli atleti. Fino ad oggi abbiamo inteso tutelare la passione, l’alto interesse agonistico e lo straordinario amore di questa città e di tantissimi fans calabresi per la Tonno Callipo Volley. Ma credo che oggi siamo giunti ad un bivio. Certo si è capito che se un Ente locale non interviene per aiutare una società sportiva a superare disagi anche di questo tipo vuol dire che agli amministratori non gliene frega niente”.
La precisazione del sindaco
Il sindaco di Vibo, Maria Limardo, ha annunciato che gli uffici del settore Tributi del Comune sono al lavoro per trovare una strada che consenta di abbattere l’entità del tributo, precisando che la soluzione potrebbe risiedere nel far pagare soltanto i giorni di effettivo utilizzo delle strutture, così come avviene in altre città calabresi, come ad esempio Catanzaro. Vedremo. (f.p.)