“Ci ha fatti disperare per oltre un mese, siamo dovuti ricorrere all’alimentazione forzata con sondino per non farla debilitare troppo, ma adesso finalmente Cecilia ha iniziato a mangiare da sola”. I volontari del Centro recupero tartarughe marine di Brancaleone gioiscono dopo tanta preoccupazione per una delle loro pazienti più gravi, Cecilia, una piccola caretta caretta del peso di appena 3 kg (circa 2 anni di età) che ha abboccato a un amo gigantesco ed è arrivata nel Centro il 7 settembre per essere curata. L’amo (destinato alla pesca di tonno e pesce spada) le aveva perforato lingua, palato inferiore e parte dell’esofago. Cecilia è stata operata, curata e ora sta meglio.