Tenta di scassinare la cassaforte di un distributore di benzina in provincia di Catanzaro, arrestato

I carabinieri hanno rintracciato l'uomo mentre tentava di darsi alla fuga nelle zone limitrofe al luogo dove aveva commesso il reato
Aumento carburanti

Nelle prime ore della mattinata, intorno alle 02:00, i carabinieri di Gasperina hanno arrestato Pierpaolo Puccio, 41enne nato a Roma e residente a Catanzaro. L’uomo è stato colto in quasi flagranza di reato per aver tentato di scassinare la cassaforte del distributore di benzina di Montepaone Lido. I carabinieri, a distanza di pochissimo tempo dall’azione delittuosa, lo hanno rintracciato mentre tentava di darsi alla fuga nelle zone limitrofe al luogo dove aveva commesso il reato. Subito perquisito Puccio è stato trovato in possesso di un martello da carpentiere del quale si era servito per aprire lo sportello che proteggeva la cassaforte contenente il denaro. Tutta l’azione messa in atto dal Puccio era stata registrata da una telecamera di sorveglianza posta ai lati del distributore. I carabinieri hanno arrestato Puccio e lo hanno messo a disposizione della Procura della Repubblica di Catanzaro e il magistrato di turno Irene Crea, ha disposto che venisse posto agli arresti domiciliari.

Arrestato torna in libertà

Arrestato torna in libertà

Stamattina la Procura della Repubblica ha richiesto che venisse fissata l’udienza di convalida con giudizio per direttissima. Il Puccio che era difeso dagli avvocati Enzo e Davide De Caro, è comparso in udienza accompagnato dai carabinieri e, allorquando gli sono stati contestati i fatti con gli elementi di prova a suo carico, non ha potuto fare altro che ammettere la sua responsabilità su quanto accaduto. Il pm ha chiesto che all’uomo venisse applicata la misura cautelare dell’obbligo di firma. I difensori hanno concluso chiedendo la rimessione in libertà. Il giudice Gennaro si è quindi ritirata in Camera di Consiglio ed ha emesso un’ordinanza con la quale ha disposto la rimessione in libertà dell’imputato senza sottoporlo ad alcuna misura cautelare. Subito dopo è stato dato inizio al giudizio per direttissima, ma i difensori hanno chiesto un termine a difesa per determinarsi sulla scelta del rito. Il giudice ha concesso il termine ed ha rinviato all’udienza del 21 marzo 2022.

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