«Siamo impegnati a sostenere i lavoratori delle Terme Luigiane, così come già fatto in passato. Abbiamo fatto incontrare gli avvocati delle parti e suggerito di trovare una soluzione in termini giuridici con un atto amministrativo che possa portare all’affidamento delle acque. Dai legali abbiamo ricevuto il consenso alla proposta e ci attendiamo sviluppi positivi a breve». Lo afferma l’assessore regionale al Lavoro e al Termalismo, Fausto Orsomarso. «Sono nato da quelle parti e nessuno quanto me – continua – ha a cuore le sorti delle Terme e dei suoi lavoratori. Adesso stiamo per uscire con un bando che riguarderà tutto il termalismo regionale, dopo quello, a fondo perduto, di 335mila euro stanziato lo scorso anno». «Comprendo e rispetto la disperazione per il lavoro che non c’è e ricordo che, anche da semplice consigliere regionale, ho difeso il lavoro termale e tutti i territori di riferimento. Nessuno – conclude Orsomarso – può insegnarci niente sul significato e l’importanza delle Terme Luigiane e sulle giuste esigenze dei lavoratori».
La replica della Sateca
La replica della Sateca
Immediata la replica della Sateca. I legali della Sateca, Enzo Paolini e Ivan Incardona, smentiscono infatti l’assessore Fausto Orsomarso su un presunto accordo raggiunto sulla vicenda delle Terme Luigiane. “L’assessore al Turismo e Termalismo della Regione Calabria, Fausto Orsomarso, ha appena registrato – scrivono in una nota – un suo intervento diretto su Facebook, nel quale annuncia, per suo merito, un accordo raggiunto sulla questione delle Terme Luigiane tra i legali della Sateca e quelli delle due Amministrazioni comunali di Acquappesa e Guardia Piemontese, inneggiando a possibili festeggiamenti da promuovere tra i lavoratori delle Terme Luigiane e i cittadini dei due territori”. “Apprendiamo – si legge nella nota diramata dai due avvocati – che l’Assessore Fausto Orsomarso ha pubblicamente annunciato la conclusione di un accordo, che sarebbe intervenuto tra avvocati, in ordine alla vicenda “Terme Luigiane”. Ignoriamo i dettagli di un simile annuncio e, per la verità, neppure ci interessano. Ci farebbe molto piacere – continuano – se quanto affermato da Orsomarso fosse vero, ma purtroppo non è così. Nessun accordo, ma neppure nessuna intesa di massima, di nessun genere ed in relazione ad alcun profilo, è stato da noi raggiunto con nessuno. Per questa ragione, nulla abbiamo potuto trasmettere alla nostra assistita, S.A.TE.CA. S.p.a. D’altra parte, le posizioni di S.A.TE.CA., da noi espresse in tutti gli ultimi incontri con i legali dei Comuni di Acquappesa e di Guardia Piemontese, sono state quelle manifestate più volte, chiaramente e pubblicamente, nel corso delle riunioni in Regione Calabria con il Presidente Spirlì. Niente è mutato da allora”. “E nessuna – si sottolinea – proprio nessuna, comunicazione ufficiale, di qualsiasi tipo, ci è pervenuta in relazione all’adesione a tali posizioni da parte dei Comuni di Acquappesa e di Guardia Piemontese. Come è ben noto, e come è doveroso in simili situazioni, se le Amministrazioni comunali avessero voluto rappresentarci anche la semplice intenzione di pervenire ad un accordo in linea con le posizioni espresse da S.A.TE.CA., avrebbero potuto, e dovuto, comunicarcelo tramite i propri legali, ovvero attraverso propri atti formali. Questo, semplicemente, non è avvenuto. Pertanto – è la conclusione – non possiamo che considerare quella dell’Assessore Orsomarso come una unilaterale dichiarazione di intenti che, per essere valutata (da noi e da S.A.TE.CA.), dovrebbe essere dapprima comunicata nel rispetto dei ruoli e delle forme, e poi debitamente presentata al tavolo regionale costituito dal Presidente Spirlì”.