Una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 7.9 della scala Richter è stata registrata nel sud della Turchia, al confine con la Siria. Sono oltre 800 le persone che hanno perso la vita a causa del sisma che ha colpito nella notte il sud est della Turchia e il nord della Siria.
Turchia. Almeno 284 i morti, e almeno 2.323 i feriti, nelle province turche interessate dal sisma (Adana, Malatya, Gaziantep, Diyarbakir, Hatay, Adiyaman, Osmaniye, Sanliurfa e Kahramanmaras) ma il bilancio è destinato a salire dal momento che il prefetto di Kahramanmaras – una delle province colpite – ha detto che non è ancora possibile capire quante siano le vittime mentre i danni sono ingenti.
Turchia. Almeno 284 i morti, e almeno 2.323 i feriti, nelle province turche interessate dal sisma (Adana, Malatya, Gaziantep, Diyarbakir, Hatay, Adiyaman, Osmaniye, Sanliurfa e Kahramanmaras) ma il bilancio è destinato a salire dal momento che il prefetto di Kahramanmaras – una delle province colpite – ha detto che non è ancora possibile capire quante siano le vittime mentre i danni sono ingenti.
Siria. Almeno 427 persone hanno perso la vita nel nord della Siria a causa del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito nella notte le regioni sul confine turco. Lo ha fatto sapere la tv di Stato turca Trt. Sono almeno 284 le vittime nel sud est della Turchia dove c’è stato l’epicentro e 2.323 i feriti, ha fatto sapere il vice presidente turco Fuat Oktay. E’ salito a oltre 120 il bilancio del morti nelle zone della Siria controllate dai ribelli provocati dal terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia. In precedenza, un ospedale aveva riferito all’agenzia di stampa Afp che il terremoto aveva ucciso almeno otto persone nelle aree settentrionali controllate dalle fazioni filo-turche.
Allarme tsunami
È stato revocato nelle prime ore del mattino l’allarme tsunami scattato in Italia dopo il forte terremoto che ha colpito la Turchia poco dopo le 2:00 (ora italiana). Le previsioni indicavano un possibile arrivo dell’onda in Italia alle 6.30, lungo le coste calabresi. Per questa ragione e a scopo cautelativo, dalle 6.30, era stata interrotta la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma in Turchia ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Numerose scosse di assestamento hanno seguito, la prima, con la più forte, 11 minuti dopo, di magnitudo 6,7. Il terremoto è stato avvertito anche in Libano, Grecia, Israele e Cipro.