Oggi ricorre il 40° anniversario del blitz dellle forze dell’antiterrorismo guidate dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel campus universitario di Arcavacata alla ricerca di presunti terroristi. Lo ricorda l’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, diretta dalla prof.ssa Patrizia Piro. Nella notte del 28 giugno, alle ore 2, come riportarono gli organi d’informazione dell’epoca, circa 150 uomini dei reparti speciali del gruppo dei Carabinieri di Cosenza e dell’Uigos, al comando del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, fecero irruzione nel campus universitario di Arcavacata, effettuando una trentina di perquisizioni domiciliari tra abitazioni di docenti e non docenti, nonché uffici della stessa Università.
“Un’operazione – rileva l’associazione in una nota – coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cosenza, Alfredo Serafini, avendo l’Università come Rettore il prof. Pietro Bucci, eletto da appena otto mesi, che contestò duramente le forme dell’azione militare, condivise da tutte le componenti politiche e sindacali della provincia di Cosenza, vicinissime in quei frangenti alla comunità universitaria con delle differenziazioni tra il Partito Comunista e la Cgil da una parte ed il partito Socialista e la Uil dall’altra parte. Un periodo storico, quello che ha visto la nostra Università coinvolta in campo nazionale con l’accusa di avere al suo interno presunti terroristi, tra il 1978, con Rettore il prof.Cesare Roda, e gli anni a seguire, terminati con la testimonianza del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, avvenuta con la visita istituzionale il 3 marzo 1982, che merita la giusta considerazione e valutazione per entrare profondamente nelle vicende e nella conoscenza dei fatti e delle programmazioni di sviluppo della stessa Università”.
“Un’operazione – rileva l’associazione in una nota – coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cosenza, Alfredo Serafini, avendo l’Università come Rettore il prof. Pietro Bucci, eletto da appena otto mesi, che contestò duramente le forme dell’azione militare, condivise da tutte le componenti politiche e sindacali della provincia di Cosenza, vicinissime in quei frangenti alla comunità universitaria con delle differenziazioni tra il Partito Comunista e la Cgil da una parte ed il partito Socialista e la Uil dall’altra parte. Un periodo storico, quello che ha visto la nostra Università coinvolta in campo nazionale con l’accusa di avere al suo interno presunti terroristi, tra il 1978, con Rettore il prof.Cesare Roda, e gli anni a seguire, terminati con la testimonianza del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, avvenuta con la visita istituzionale il 3 marzo 1982, che merita la giusta considerazione e valutazione per entrare profondamente nelle vicende e nella conoscenza dei fatti e delle programmazioni di sviluppo della stessa Università”.
Due uomini in particolare, sottolinea l’associazione, in quei frangenti si contrapposero, anche se in modo diverso, a garanzia e tutela dell’immagine dell’ Università della Calabria, Franco Ambrogio del Pci e Giacomo Mancini del Psi. “Ricordando quegli eventi antecedenti e successivi l’Università della Calabria e le forze politiche e sindacali del Cosentino – si legge – hanno scritto in reciproca collaborazione delle pagine significative storiche di grandi prospettive per lo sviluppo e la crescita dell’Università, a cominciare dalla stessa legge istitutiva del 1968, grazie anche e soprattutto all’impegno del Presidente del Consiglio Aldo Moro, insieme ai ministri del suo governo, che ne promulgò la legge creando le premesse della costruzione di un “grande ponte” nel rapporto tra Sud e Nord del Paese per abbattere i muri della separatezza e del sottosviluppo”.