“Dall’entrata in vigore del Decreto Calabria sulla sanità assistiamo, purtroppo, a un peggioramento evidente dei Livelli essenziali di assistenza e a un “non governo” delle Asp e Aziende ospedaliere calabresi. L’errore è quello di non aver accettato il confronto richiesto per oggi dal consigliere Pedà in Terza Commissione Sanità, da parte dell’ufficio del Commissario e del Dipartimento salute, per relazionare su quanto accaduto nei giorni scorsi nel corso del Tavolo interministeriale Adduce e sui drammatici fatti che sono accaduti in Calabria. Del blocco del turn over non si parla più. Alla luce dei pensionamenti e dei beneficiari della quota 100 si sta verificando la desertificazione delle strutture sanitarie. Di fatto, si assiste a un non governo della sanità e non è accettabile il disinteresse dei commissari, del Governo e del ministro della Salute.”
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Carlo Guccione.
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Carlo Guccione.
“La situazione rischia di precipitare. La mancata nomina dei commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere da parte del governo nazionale, in base a quanto previsto dal Decreto Calabria, ha lasciato, per esempio, nel caos più totale l’Asp di Cosenza, che è tra le più grandi d’Italia con oltre 750mila abitanti, gestisce un bilancio di circa un miliardo di euro e 3 ospedali Spoke. Ma l’azienda da mesi è senza una guida e con un reggente che non è in grado di garantire nemmeno l’ordinaria amministrazione. E mentre si muore ancora di parto, solo oggi ci si accorge che quel punto nascita non aveva i requisiti minimi per restare aperto e si decide di sospendere le attività senza che si individuino le responsabilità. Il Decreto Calabria sta provocando danni irreparabili alla tutela della salute dei calabresi. È il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Per questi motivi ho proposto che la Terza Commissione faccia presente, attraverso un atto di indirizzo rivolto a tutti coloro i quali hanno responsabilità dirette a garantire i Livelli essenziali di assistenza negli ospedali e sul territorio, che l’emergenza sanità rischia di esplodere nei prossimi giorni con seri rischi per i cittadini. Non vorremmo arrivare al paradosso che qualcuno proponesse di commissariare il commissario per poter prendere provvedimenti urgenti.”
Redazione Calabria 7