Test rapido Covid, ecco le regole per farlo da medico di base e pediatra

Come funziona il test rapido covid dal medico di base? Dai locali ‘dedicati’ al ricambio di aria nelle stanze, alle regole per l’accesso negli ambulatori fino alle precauzioni anti-contagio e alla sanificazione: ecco alcune ‘istruzioni per l’uso’ per l’esecuzione dei test antigenici rapidi dal medico di famiglia o dal pediatra. A dettare alcune importanti raccomandazioni è una nota tecnica realizzata dall’Istituto superiore di Sanità, in collaborazione con il ministero della salute, la Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici) e l’Inail, e online da oggi sul sito dell’Iss.

Tra le principali raccomandazioni, si chiede di: esporre un avviso all’ingresso dello studio con chiare istruzioni sulle modalità di accesso, stabilendo rigorosi percorsi di entrata, di attesa e di uscita e specificando giorni e orari in cui si prevede l’esecuzione del test antigenico rapido, e solo su appuntamento. Utilizzare un locale dedicato, con una buona aerazione e che non sia di passaggio. Eseguire i tamponi preferibilmente al termine dell’attività ordinaria per evitare il contatto tra soggetti con possibile infezione da Sars-CoV-2 e chi accede allo studio per altri motivi; sanificare le superfici tra un prelievo e l’altro ed evitare ogni forma di assembramento dei pazienti.
Studi pediatrici

Per quanto riguarda gli studi pediatrici, la nota prevede qualche raccomandazione in più ovvero: separare gli accessi riservati ai bilanci di salute e alle attività vaccinali dagli accessi per l’esecuzione del test diagnostico per Sars-CoV-2; raccomandare che l’accesso ai locali dello studio sia consentito ad un solo accompagnatore per bambino e che l’accompagnatore sia in buona salute; prevedere un percorso prioritario per l’esecuzione del test a bambini immunodepressi o con patologie pregresse e, sotto i 6 anni, a quelli che frequentano la comunità infantile; prevedere un approccio differente nella procedura di prelievo in relazione all’età e alla compliance del bambino, prevedendo il supporto del personale infermieristico.

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