di Gabriella Passariello- Insospettabili minorenni nei panni di “corrieri” con il compito di trasportare la droga nel Soveratese per distribuirla ai pusher attivi nelle locali piazze di spaccio. I sostituti procuratori della Dda di Catanzaro Debora Rizza e Veronica Calcagno, hanno chiesto il rinvio a giudizio per 28 indagati, coinvolti nell’inchiesta “The Keys”, scattata il 20 aprile scorso, su Soverato, Guardavalle, Montepaone, Davoli e Catanzaro e che ha portato i carabinieri del Comando provinciale del capoluogo di regione a notificare un’ordinanza di misura cautelare vergata dal gip Alfredo Ferraro nei confronti di ventuno indagati, di cui 11 in carcere e 10 agli arresti domiciliari, accusati a vario titolo, di associazione a delinquere dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi clandestine, danneggiamento, con l’aggravante di avere indotto minorenni a commettere i reati.
L’indagine, avviata nel 2019, ha consentito di individuare una specifica organizzazione criminale dedita alla gestione dell’attività di spaccio di cocaina e marijuana nell’area del basso Ionio-Catanzarese, con proiezioni nella provincia di Reggio Calabria. Le attività investigative hanno permesso di ricostruire anche i collegamenti di alcuni degli indagati con i vertici della cosca di ‘ndrangheta dei “Gallace”, attiva in provincia di Catanzaro, con proiezioni nel Lazio, in Toscana e in Lombardia, funzionali al rafforzamento della capacità operativa del sodalizio.
L’indagine, avviata nel 2019, ha consentito di individuare una specifica organizzazione criminale dedita alla gestione dell’attività di spaccio di cocaina e marijuana nell’area del basso Ionio-Catanzarese, con proiezioni nella provincia di Reggio Calabria. Le attività investigative hanno permesso di ricostruire anche i collegamenti di alcuni degli indagati con i vertici della cosca di ‘ndrangheta dei “Gallace”, attiva in provincia di Catanzaro, con proiezioni nel Lazio, in Toscana e in Lombardia, funzionali al rafforzamento della capacità operativa del sodalizio.
I nomi dei 28 indagati
Davide Andreacchio, 28 anni, residente a Guardavalle; Sebastiano Azzolino, 38 anni, residente a Catanzaro; Raffaele Campagna, 30 anni residente a Guardavalle; Salvatore Campagna, 19 anni, residente a Guardavalle; Rocco Colubriale, 33 anni, di Soverato; Francesco Cosentino, 26 anni, residente a Guardavalle; Shara Cuoci, 34 anni, di Soverato; Angelo Gagliardi, 26 anni, detto “U Diavulu”, residente a Guardavalle; Cosimo Gagliardi, 61 anni, di Guardavalle; Raffaella Gagliardi, 61 anni, residente a Guardavalle; Domenico Geracitano, 20 anni, di Soverato; Mattia Guido, 28 anni, residente a Guardavalle; Anthony Lo Piccolo, 34 anni, residente a Davoli; Giulio Lo Piccolo, 36 anni, residente a Davoli; Alessandro Martello, 31 anni, residente a Badolato; Marco Maugeri, 35 anni, residente a Catanzaro; Gianluca Menniti, 22 anni, residente a Guardavalle; Salvo Gregorio Mirarchi, 30 anni, residente a Montepaone; Saverio Mirarchi, 35 anni, residente a Montepaone; Luigi Origlia, 33 anni, residente a Guardavalle; Giuseppe Ranieri, 32 anni, detto siringa di Davoli; Marco Rei, 32 anni, residente a Gasperina;Giuseppe Riitano, 26 anni, residente a Guardavalle;Fabio Romeo, 37 anni, residente a Soverato; Giuseppe Francesco Russo, 31 anni, residente a Montepaone; Marco Ussia, 22 anni, residente a Guardavalle; Nicola Voci, 30 anni, residente a Montepaone e Vincenzo Voci, 27 anni, residente a Francoforte. Stralciata rispetto all’avviso di conclusione delle indagini la posizione di Marco Vitale, 30 anni, residente a Guardavalle, il cui nome non compare più nella richiesta di rinvio a giudizio.
L’udienza preliminare e il collegio difensivo
Il gup del Tribunale di Catanzaro Francesco Vittorio Rinaldi, ha fissato l’inizio dell’udienza preliminare per il prossimo 3 dicembre e gli avvocati difensori (nel cui collegio compaiono tra gli altri i nomi di Salvatore Staiano, Fabio Tino, Vincenzo Cicino, Vincenzo Maiolo Staiano, Giovanni Merante, Nicola Tavano, Vincenzo Varano, Renzo Andricciola, Enzo De Caro, Davide De Caro, Vittorio Ranieri, Francesco Maida, Maria Sabrina Apollinaro, Sannia Marino, Domenico Anania, Vittorio Ranieri, Franco e Gregorio Tino), proveranno a smontare le ipotesi accusatorie.