Utilizzo dell’acqua vietato in tre frazioni del comune capoluogo (Triparini, Longobardi, Bivona). A stabilirlo il sindaco di Vibo Maria Limardo con un’apposita ordinanza a seguito dei risultati analitici del Laboratorio Delvit di autocontrollo delle acque destinate al consumo umano sui campioni di acqua potabile prelevati dalle fontanelle dei tre borghi dai quali risulta la non conformità ai parametri stabiliti per legge a causa della presenza di batteri coliformi totali e, solo per Piazzetta Longobardi, di enterococchi seppur in misura minima. Negli altri punti del territorio comunale invece i parametri riscontrati sono nella norma.
I dettagli dell’ordinanza
I dettagli dell’ordinanza
Pertanto si è resa necessaria l’esigenza, al fine di garantire la tutela della salute pubblica e le condizioni di sicurezza igienico-sanitarie, di vietare provvisoriamente nei tre centri abitati, l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili e per il consumo umano: nello specifico il prezioso liquido non può essere utilizzato per uso alimentare, igiene orale, lavaggio oggetti per l’infanzia (biberon, contenitori pappe ecc.), il lavaggio e preparazione degli alimenti, lavaggio stoviglie o utensili da cucina e lavaggio apparecchiature sanitarie. Può essere invece utilizzato per l’igiene della persona, la pulizia della casa e il funzionamento degli impianti sanitari; nelle more dell’attuazione dei necessari interventi per il conseguente rientro dei parametri negli standard di qualità. Il Servizio idrico integrato, incardinato presso il Settore 6 del Comune provvederà, con la massima urgenza, all’adozione di tutte le misure finalizzate alla riconduzione delle acque nei parametri di legge. Il divieto, infine, avrà durata sino a revoca dell’ordinanza, a seguito degli interventi necessari e del conseguente ripristino delle condizioni di potabilità.