Pene dai due ai 5 anni di reclusione sono state sentenziate a carico di 11 imputati coinvolti nell’operazione “Black Island”, scattata il 20 aprile 2017 , in esecuzione di 17 misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Crotone su richiesta della locale Procura, contro una banda dedita al traffico di sostanze stupefacenti, operativa nei territori compresi tra Crotone, Catanzaro ed Isola Capo Rizzuto. La Corte di appello di Catanzaro, “convalidando” il concordato tra sostituto procuratore generale e difensori degli imputati ( tra gli altri i legali Mary Aiello, Aldo Truncè, Anselmo Mancuso, Rocco Corda e Antonio Di Micco), che ha consentito a questi ultimi di avere uno sconto di pena rispetto a quanto sentenziato in primo grado, ha inflitto a Domenico Dolce, 4 anni, 4 mesi e 18mila euro di multa ( in primo grado 5 anni, 8 mesi e 20mila di multa) ; Giovanni Martino 2 anni e 3mila euro di multa ( in primo grado 3 anni di reclusione e 4mila euro di multa); Giulio Bubba, 4 anni, 8 mesi e 26mila euro di multa ( in primo grado 6 anni di reclusione e 27mila euro di multa) ; Domenico Longo 3 anni e 14mila euro(in primo grado 6 anni di reclusione e 18mila euro di multa); Enzo Costantino 4 anni, 8 mesi e 24mila euro ( in primo grado 6 anni di reclusione e 18mila euro di multa); Cosimo Passalacqua 4 anni, 4 mesi e 20mila euro di multa (in primo grado 6 anni di reclusione e 18mila euro di multa); Betim Xeka, 5 anni, 4 mesi e 20mila euro ( in primo grado 8 anni di reclusione e 30mila di multa); Sabri Disha, 3 anni e 12 mila euro ( in primo grado 6 anni di reclusione e 20mila euro di multa); Antonio Lequoque, 2 anni, 8 mesi e 12mila euro(in primo grado 5 anni di reclusione, 4 mesi e 18mila euro di multa); Santo Vittimberga 4 anni, 2 mesi e 20mila euro (in primo grado 6anni di reclusione e 30mila euro di multa); il collaboratore di giustizia Santino Mirarchi 4 anni, 4 mesi e 20mila euro di multa (in primo grado 6 anni di reclusione e 20mila euro di multa). L’avvocato Anselmo Mancuso ha inoltrato istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di Passalacqua, con parere favorevole del pg, istanza su cui la Corte si è riservata.
L’attività di indagine e il ruolo centrale di Xeka. Dall’attività di indagine sarebbe emerso il ruolo centrale del cittadino albanese Xeka, residente nel comune di Isola Capo Rizzuto e la sua quotidiana illecita attività consistente nel preparare, occultare e cedere a terzi eroina. L’uomo sarebbe stato solito rifornirsi di grossi quantitativi di eroina da Vittimberga, entrambi attenti ad eludere i controlli delle Forze di polizia, nascondendo la sostanza stupefacente in zone isolate di campagna, provvedendo, di volta in volta, a recuperare la droga necessaria per soddisfare le esigenze dei loro clienti. L’ingente quantitativo di droga nella disponibilità di Xeka, gli avrebbe consentito di allacciare rapporti, con Enzo Costantino, Santo Mirarchi, Cosimo Passalacqua, attivi nel centro di Catanzaro, i quali avrebbero gestito alcune piazze dello spaccio cittadino, rivolgendosi allo stesso Xeka per acquistare consistenti partite di eroina, da rivendere nel capoluogo di regione calabrese. Domenico Dolce, avrebbe curato per conto di Xeka le consegne di stupefacente ai clienti crotonesi. Nel corso dell’attività d’indagine sono stati sequestrati oltre 3 chilogrammi di sostanza stupefacente di eroina e oltre un etto di marijuana, trovando in un’area rurale del comune di Isola di Capo Rizzuto un fucile mitragliatore di fabbricazione serba considerata una delle migliori versioni di kalashnikov prodotta in tutti i paesi del blocco sovietico, fornito del relativo caricatore con 21 cartucce calibro 7.62 x 39.
L’attività di indagine e il ruolo centrale di Xeka. Dall’attività di indagine sarebbe emerso il ruolo centrale del cittadino albanese Xeka, residente nel comune di Isola Capo Rizzuto e la sua quotidiana illecita attività consistente nel preparare, occultare e cedere a terzi eroina. L’uomo sarebbe stato solito rifornirsi di grossi quantitativi di eroina da Vittimberga, entrambi attenti ad eludere i controlli delle Forze di polizia, nascondendo la sostanza stupefacente in zone isolate di campagna, provvedendo, di volta in volta, a recuperare la droga necessaria per soddisfare le esigenze dei loro clienti. L’ingente quantitativo di droga nella disponibilità di Xeka, gli avrebbe consentito di allacciare rapporti, con Enzo Costantino, Santo Mirarchi, Cosimo Passalacqua, attivi nel centro di Catanzaro, i quali avrebbero gestito alcune piazze dello spaccio cittadino, rivolgendosi allo stesso Xeka per acquistare consistenti partite di eroina, da rivendere nel capoluogo di regione calabrese. Domenico Dolce, avrebbe curato per conto di Xeka le consegne di stupefacente ai clienti crotonesi. Nel corso dell’attività d’indagine sono stati sequestrati oltre 3 chilogrammi di sostanza stupefacente di eroina e oltre un etto di marijuana, trovando in un’area rurale del comune di Isola di Capo Rizzuto un fucile mitragliatore di fabbricazione serba considerata una delle migliori versioni di kalashnikov prodotta in tutti i paesi del blocco sovietico, fornito del relativo caricatore con 21 cartucce calibro 7.62 x 39.
g. p.