Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Sono i reati per cui sono indagati, a vario titolo, i 20 soggetti coinvolti nell’operazione Fangopoli. I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro – con il supporto dei reparti territoriali dei Comandi provinciali carabinieri di Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone, Matera e Siracusa, nonché dell’8° Nucleo Elicotteri carabinieri di Vibo – hanno dato esecuzione giovedì scorso ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. (LEGGI QUI).
Un quadro “grave” e “inquietante”
Un quadro “grave” e “inquietante”
“Come associazione impegnata anche nella tutela dell’ambiente e della salute – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici -, abbiamo deciso di intervenire con un esposto alla Procura competente. Il quadro che emerge è grave ed inquietante. Si parla di traffico illecito di rifiuti, tra cui fanghi da depurazione e materiali misti prodotti dal trattamento meccanico. Sono stati documentati anche diversi episodi di interramento di rifiuti. Siamo pronti a dare il nostro contributo affinché venga fatta chiarezza e giustizia in questa vicenda, per la quale rivolgiamo un plauso agli inquirenti per il prezioso lavoro svolto”.