Traffico di sostanze dopanti, 3 arresti e 12 denunce in provincia di Reggio Calabria

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I carabinieri del Nas hanno disarticolato un consolidato sistema finalizzato al traffico di sostanze dopanti e anabolizzanti, anche a effetto stupefacente, operativo in tutta Italia e con legami commerciali anche all’estero. Al termine delle indagini, coordinate dalla Procura di Torino, 3 persone sono finite agli arresti domiciliari e 12 sono state denunciate. L’operazione “Davide & Golia” si è svolta nelle province di Alessandria, Arezzo, Avellino, Brescia, Catania, Cuneo, Frosinone, Imperia, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Salerno, Torino, Vercelli e Verona, con epicentro principale nel pinerolese.

Le indagini

Le indagini

L’inchiesta è partita nel 2019, dopo un sequestro di farmaci anabolizzanti trovati in possesso ad una persona che gravitava nel mondo del culturismo, impiegati in funzione di alcuni concorsi agonistici del settore. Il gip, condividendo l’impianto investigativo delineato dalla Procura, ha ritenuto sussistenti nei confronti dei 3 principali indagati – figure cardine del traffico illecito – i reati ipotizzati di “utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti” ed “esercizio abusivo della professione medica“. A seguito delle perquisizioni eseguite dai militari, sono state denunciate altre 12 persone per possesso di sostanze non commercializzabili sul territorio nazionale, per detenzione di stupefacenti (nandrolone) e per averne fatto uso in funzione di gare agonistiche.

Il sequestro

Nel corso delle indagini sono state sequestrate 58 confezioni, 210 fiale, 1722 compresse, 13 blister, 51 dispositivi per l’inoculamento. Sostanze tutte dannose per la salute e dal cui commercio è stato quantificato un ricavo netto di 15.000 euro annui per ognuno dei tre soggetti sottoposti agli arresti domiciliari.

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