Per la tragica scomparsa di Christian Carnuccio, il 26enne, originario di Badolato, ma residente in Germania, che ha perso la vita durante un’immersione in località Ponzo, al confine con il comune di Santa Caterina, nelle acque antistante il tratto di spiaggia libera, il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Stefania Caldarelli ha iscritto nel registro degli indagati l’istruttore Moreno Sandri, 61 anni, di Rovereto, (Tn), ma residente a Montepaone. Nei suoi confronti pesa l’ipotesi di accusa per omicidio colposo su una morte ancora tutta da chiarire.
Domani il conferimento incarico per l’esame autoptico
Domani il conferimento incarico per l’esame autoptico
Un atto dovuto l’iscrizione nel registro degli indagati per l’uomo, difeso dagli avvocati Carlo Parisi e Vincenzo Cicino, invitato a presentarsi domani in Procura, insieme ai suoi legali e alle parti offese per il conferimento incarico dell’esame autoptico, affidato al medico legale Isabella Aquila. Solo l’esito dell’autopsia potrà chiarire le cause della morte, se è stata dovuta a cause naturali oppure se sussiste una responsabilità tecnica, un’omissione da parte dell’indagato che avrebbe potuto evitare la tragedia. Il ragazzo, secondo la ricostruzione dei fatti, si trovava nella cittadina ionica per trascorrere le vacanze estive ed era la prima volta che faceva sub.
L’immersione mortale
Un’immersione che gli è stata fatale. E’ sceso sott’acqua, senza andare in profondità, ma qualcosa in quei drammatici attimi è andato storto, forse il panico, forse un malore, qualcosa lo ha spinto a togliere il boccaglio, ingerendo acqua. L’istruttore lo avrebbe aiutato a risalire in superficie, ma una volta arrivati a pelo d’acqua il 26enne era già privo di conoscenza. Poi la corsa per portarlo a riva, per chiamare i soccorsi. Sul posto sono arrivati l’ambulanza del 118 e l’elisoccorso. Tutto inutile, il cuore di Christian, nonostante i mille tentativi del personale medico, ha smesso di battere. I carabinieri delegati alle indagini, hanno sequestrato bombole, maschere, pinne, cinture usati sia dalla vittima che dall’indagato, al quale hanno prelevato anche l’orologio- computer da polso e la cartellina di registrazione addestramento del corso di Christian.