Di Carmen Mirarchi
Una tragedia quella del camping “Le Giare” di Soverato chei calabresi non devono dimenticare. Questa mattina la commemorazione alla presenza dei familiari delle 13 vittime , dei rappresentati delle forze dell’ordine e del sindaco di Soverato.
Una tragedia quella del camping “Le Giare” di Soverato chei calabresi non devono dimenticare. Questa mattina la commemorazione alla presenza dei familiari delle 13 vittime , dei rappresentati delle forze dell’ordine e del sindaco di Soverato.
Ernesto Alecci, primo cittadino di Soverato, ha sottolineato come non bisogna dimenticare anche perché la causa della tragedia è stata l’incuria dell’uomo.
Quella notte tra il 9 e il 10 settembre del 2000 un fiume di fango e detriti inghiottì decine di ospiti del campo estivo organizzato dall’Unitalsi e i suoi volontari. In 13 persero la vita ed un corpo, quello di Vinicio, non è stato ancora ritrovato.
Una tragedia lontana nel tempo ma indelebile nella memoria della Calabria.
Fa ancora male ricordare anche se sono passati 19 anni. Mario, Vinicio, Ida, Serafina, Raffaele, Paola, Iolanda, Giuseppina, Franca, Rosario, Antonio, Salvatore e Concetta sono le 13 vittime dell’alluvione che il 10 settembre 2010 spazzò via il camping Le Giare a Soverato. La piena del torrente Beltrame, esondato a causa di piogge torrenziali, cancellò in poche ore l’allegria di un campo estivo dell’Unitalsi.
Tre giorni di pioggia ininterrotta, un torrente che straripa sul camping Le Giare di Soverato. Un ammasso di fango e acqua che investe i 150 ospiti del campeggio tra i quali un gruppo di disabili dell’Unitalsi e i loro accompagnatori.
Pochi minuti ed il famoso camping non esisteva praticamente più: il fango eea dappertutto, automobili ribaltate, bungalow spazzati via e piegati, roulotte sui rami degli alberi. I mezzi di soccorso avevano difficoltà ad entrare nel camping, ridotto in fanghiglia. La pioggia continuò a scendere su Soverato senza dare tregua : due elicotteri partiti da Salerno si fermarono a Lamezia Terme per il maltempo.
Tutti immediatamente si sono chiesti come fosse stato possibile lasciar costruire un campeggio in quel punto.