Il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, si scaglia contro gli incivili per tutelare il ‘governo della bellezza’ nel borgo calabrese. “Tolleranza zero nei confronti di quanti, pur essendo tra i principali beneficiari dei risultati diretti ed indiretti di tutti i riconoscimenti internazionali per la qualità complessiva della nostra destinazione turistica, in primis la Bandiera Blu, si dimostrano invece come quelli che meno contribuiscono al raggiungimento di quegli stessi traguardi. Non solo, con la loro inciviltà e col loro plateale non rispetto delle regole essi mettono gravemente a rischio gli sforzi e l’impegno importanti e quotidiani di un’intera comunità, dell’istituzione pubblica e degli stessi ospiti annuali, finalizzati a condividere ed a rafforzare il messaggio ecologico dell’esperienza Tropea nel mondo”. Queste, dunque, le dure parole affidate dal primo cittadino a una nota.
Le bacchettate ai pubblici esercizi
Le bacchettate ai pubblici esercizi
Una lettera, quella di Macrì, indirizzata a tutti i pubblici esercizi di somministrazione del centro storico, nei confronti dei quali ha espressamente contestato il non rispetto, per la maggior parte di essi, dei precisi criteri di deposito delle diverse frazioni della differenziata, “con un atteggiamento omissivo e per nulla collaborativo la cui eventuale recidiva – ha scandito il primo cittadino – non sarà in alcun modo tollerata dall’Amministrazione Comunale che se necessario adotterà provvedimenti ancora più stringenti”.
“Tutelare l’immagine del borgo”
L’immagine e la percezione internazionale del borgo turistico, ha continuato Macrì: “non può e non deve essere inquinata da queste forme isolate di mancanza totale di rispetto delle regole e dello stesso buon senso civico e d’impresa. Ciò che è ancora più grave è che gli effetti diretti di questo mancato rispetto della differenziata, facendo abbassare i livelli percentuali di raccolta prescritti, sono destinati a determinare un aumento complessivo dei costi del servizio per i contribuenti. E ciò – ha concluso il primo cittadino – non lo consentiremo”.
29 attività già sanzionate a rischio chiusura
12 bar/ristoranti del centro storico che non fanno la raccolta differenziata; 7 che raccolgono l’umido in modo oltremodo approssimativo; ulteriori 10 esercizi che non utilizzano sacchi biodegradabili. Sono questi i numeri degli accertamenti contestati negli ultimi giorni. “Le attività segnalate, eccetto quelle che non hanno utilizzato il sacco compostabile, sono state già sanzionate e – ha fatto sapere il sindaco Macrì – in caso di recidiva, saranno chiuse per tre giorni. Spiace essere costretto a rilevare, anche quest’anno la totale insensibilità di alcune attività del mondo della ristorazione rispetto a quelle che sono le regole della differenziata, comunicate, spiegate, motivate e ribadite a più riprese dall’Amministrazione Comunale. Sono state e sono queste ultime che ci hanno consentito di fare passi enormi nella sana gestione del territorio, nella tutela del decoro urbano, in due parole nel governo della bellezza, con risultati giganti in termini di apprezzamento duraturo da parte dei diversi target di visitatori e cittadini temporanei e, in ultima analisi, in termini di corrispondenti indotti e benefici economici considerevoli per quella che, così come abbiamo voluto formalizzare nello Statuto Comunale della Città, è l’industria del turismo e quindi anche per l’ambiente della nostra destinazione eco-sostenibile. L’impresa incaricata del servizio differenziata fornirà un report settimanale ed analitico sullo stato del conferimento dei rifiuti nel centro storico da parte delle utenze commerciali. L’invito è ad effettuare una raccolta rigorosa ed a conferire in modo corretto il cartone, che dovrà essere preventivamente piegato e schiacciato ed il vetro, in sacchi il cui peso non dovrà superare i 25 kg”.