Oltre 772 milioni di euro di crediti ritenuti frutto di una maxi-truffa messa a segno con i bonus edili e i canoni di locazione, previsti nel cosiddetto “decreto Rilancio”, sono stati sequestrati preventivamente dalla Guardia di finanza di Frattamaggiore (Napoli) dopo indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord. Sono 143 le persone fisiche e giuridiche coinvolte nella truffa, individuate tra province di Napoli e Caserta. Tra i titolari dei crediti frutto di ristrutturazioni mai eseguite anche un detenuto, parcheggiatori abusivi, persone senza di partite Iva, imprenditori ‘per un giorno’ e soggetti ritenuti legati ai clan. Il 70% delle persone coinvolte nella presunta truffa percepiva il reddito di cittadinanza o, comunque, ne aveva fatto richiesta.
Le indagini
Le indagini
A coordinare l’indagine della Guardia di Finanza l’ufficio inquirente che ha sede ad Aversa (Caserta) del procuratore di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone. “L’attività illecita oggetto di accertamento – spiega il magistrato in una nota – che realizza un comportamento delittuoso già in precedenza monitorato, è di tale gravità, per l’elevatezza delle somme negoziate, da poter concretamente determinare un sensibile nocumento alle risorse pubbliche, depauperate e distolte dalla loro corretta destinazione alla riqualificazione del patrimonio immobiliare nazionale e all’attuazione della transizione ecologica, obiettivi di fatto divenuti di più difficile conseguibilità”. Dei 772 milioni di euro fanno parte anche crediti, per diverse decine di milioni, ceduti alle Poste per la loro negoziazione.