Gli specialisti presso l’ospedale Cannizzaro di Catania hanno condotto un intervento straordinario: la rimozione di un tumore cerebrale mentre la paziente è rimasta sveglia per tutta la procedura. Questo progresso medico è stato possibile grazie alla collaborazione tra il team di neurochirurghi e anestesisti e l’applicazione di una nuova tecnica.
In genere, l’asportazione di un tumore cerebrale richiede l’anestesia generale con il paziente intubato e ventilato. Tuttavia, questa procedura innovativa nota come “monitored anestesia care” consente al paziente di rimanere sveglio durante l’intervento, un approccio noto come “sedazione cosciente”, consentendo anche la respirazione spontanea. Questo è reso possibile grazie a una tecnica anestesiologica avanzata che permette al paziente di interagire con il team medico senza provare dolore durante tutto l’intervento, senza la necessità di anestesia generale.
Dimissioni solo 48 ore dopo l’intervento
Dimissioni solo 48 ore dopo l’intervento
I direttori dei reparti di Neurochirurgia e di Anestesia e Rianimazione, Salvatore Cicero e Savino Borraccino, hanno spiegato che questa tecnica combina i vantaggi della procedura “asleep-awake-asleep” con la possibilità di evitare i disagi e i rischi associati all’anestesia generale e all’intubazione, specialmente nei pazienti con patologie aggiuntive che aumentano il rischio durante l’anestesia generale. Inoltre, il periodo post-operatorio è notevolmente migliorato sia in termini di comfort del paziente che di tempistiche: una paziente affetta da un “glioma”, un tumore cerebrale situato nell’area temporale sinistra, coinvolta in molteplici aspetti delle funzioni linguistiche, è stata dimessa solo 48 ore dopo l’intervento, in condizioni di salute ottimali.
Il commissario straordinario Salvatore Giuffrida ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra professionisti delle due strutture di eccellenza presso l’azienda Cannizzaro e l’uso di innovazioni farmacologiche e tecnologiche che ora permettono di affrontare in modo più efficace e sicuro una delle patologie neurochirurgiche più complesse.
(Foto: Ansa)