di Vincenzo Imperitura – Alla fine arriva agosto che, in qualche modo, toglie le castagne dal fuoco un po’ a tutto il settore, ma se i numeri del turismo nella Locride mostrano una tendenza positiva che invita a un moderato ottimismo, la situazione del comparto mostra evidenti sacche di inadeguatezza.
A partire dai numeri delle strutture ricettive presenti sul territorio che, a fronte di un ambito di competenza che copre più di 40 comuni per oltre 150 mila abitanti, riesce a mettere sul mercato la miseria di poco meno di 1500 posti letto. Un numero sconfortante frutto di un’emorragia costante che ha portato, dagli anni ’90, alla perdita di oltre un terzo dell’offerta e che ha spinto una sempre maggiore fetta di mercato a spostarsi verso soluzioni diverse, prima su tutte l’affitto mordi e fuggi di case e appartamenti per vacanze che vengono locati, quando va bene, solo nelle settimane a cavallo di Ferragosto. E se la professionalità e la competenza del settore ospitality è cresciuta con il tempo, sul piatto restano i problemi di sempre: la scarsa programmazione di ampio respiro e la quasi totale assenza di collaborazione tra amministrazioni e associazioni di categoria che, nel migliore dei casi, anche quando riescono a parlarsi, raramente si capiscono. Ce lo spiega Maurizio Reale, vice presidente dell’associazione Jonica Holidays che raggruppa circa il 70 % delle strutture ricettive del territorio.
A partire dai numeri delle strutture ricettive presenti sul territorio che, a fronte di un ambito di competenza che copre più di 40 comuni per oltre 150 mila abitanti, riesce a mettere sul mercato la miseria di poco meno di 1500 posti letto. Un numero sconfortante frutto di un’emorragia costante che ha portato, dagli anni ’90, alla perdita di oltre un terzo dell’offerta e che ha spinto una sempre maggiore fetta di mercato a spostarsi verso soluzioni diverse, prima su tutte l’affitto mordi e fuggi di case e appartamenti per vacanze che vengono locati, quando va bene, solo nelle settimane a cavallo di Ferragosto. E se la professionalità e la competenza del settore ospitality è cresciuta con il tempo, sul piatto restano i problemi di sempre: la scarsa programmazione di ampio respiro e la quasi totale assenza di collaborazione tra amministrazioni e associazioni di categoria che, nel migliore dei casi, anche quando riescono a parlarsi, raramente si capiscono. Ce lo spiega Maurizio Reale, vice presidente dell’associazione Jonica Holidays che raggruppa circa il 70 % delle strutture ricettive del territorio.
Un caso esemplare sono i grandi eventi storicizzati che si tengono da anni sul territorio e di cui spesso non si riesce a conoscere per tempo le date in cui verranno realizzate, rendendo impossibile la preparazioni di pacchetti ad hoc da vendere in anticipo. Naufragato ormai il sogno targato anni ’80 che voleva la Locride inseguire i modelli di sviluppo di altre zone d’Italia che puntano sugli arrivi di massa, la sensazione è che, tra una sagra e una processione, non esiste una visione d’insieme condivisa e anche la possibilità di organizzare una stagionalità più lunga resta, nei fatti, solo un miraggio. Nuovi e vecchi problemi che si rincorrono, ma poi alla fine arriva agosto che tutto o quasi aggiusta rendendo possibile anche un po’ di sano ottimismo.